In arrivo nuovo aumento dei tassi di interesse. Il costo del danaro sale ancora e ciò compromette lerate dei mutui
L’inflazione prosegue la sua marcia. E’ in corso una huova fase in cui l’inflazione inizia gradualmente a scendere. Ciò non significa che i prezzi calano. Infatti, la discesa dell’inflazione significa che l’inflazione, ossia l’aumento generalizzato, avviene in maniere gradualmente più bassa.
Ciò vuol dire che la strada intrapresa tra le decisioni sul prezzo del gas, i rifornimeti e l’auemnto dei tassi di interesse sta producendo gradualmente i suoi frutti. Infatti, una delle strade determinanti da percorrere in sede monetaria per frenare l’inflazione è l’aumento del costo del denaro, ossia dei tassi di interesse.
Mutui. sorpresa in arriva già a marzo
Aumento che deve avvenire in maniera graduale per non provocare il crollo dei consumi. Per questo motivo è necessario da parte della Banca centrale europea, regolatreice della moneta, di aumentare ancora i tassi. La notizia è che il 16 marzo si saprà se i tassi aumenteranno già nel mese in corso.
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Questo significa che già da marzo le rate dei mutui potrebbero aumentare. L’aumento dovrebbe essere di un altro mezzo punto percentuale che equivale mediamente in un aumento della ata mensile del mutuo di 35 euro. Questo aumento, ormai imminente, sarà il sesto da quando è iniziata la poilitica della Banca centrale europea (Bce) guidata dalla francese Lagarde, tesa a stabilizzare i prezzi.
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L’effeto è stato quello di un aumento totale delle rate dei mutui da quando sono iniziati gli aumernti dei tassi del 43 per cento circa. Gli aumenti hanno riguardato i tassi variabili. Coloro che hanno stipulato un mutuo a tasso fisso non hanno avuto conseguenze. Difficile, invece, la situazione per i mutui a tasso variabile in base al mercato visto che è in corso una politica monetaria di incremento dei tassi. Difficile prevedere quando si metterà un punto agli aumenti. Tutto è legato all’inflazione che dovrà stabilizzarsi per avere un blocco degli aumenti dei tassi.