Nonostante le modifiche al superbonus edilizio restano in vita alcune forme di incentivi legati alle ristrutturazioni
Il decreto in vigore dallo scorso 17 febbraio ha eliminato definitivamente le due modalità di accesso al superbonus edilizio più agevoli da utilizzare per coloro che sono interessati alle ristrutturazioni. Si tratta dello sconto in fattura e della cessione del credito, modalità che hanno permesso di effettuare i lavori senza spendere soldi.
Il superbonus oggi resta in vigore al 90 per cento ma si può utilizzare soltanto con le detrazioni fiscali recuperabili in quattro anni. Ciò vuol dire che per utilizzare il superbonus è necessario anticipare i soldi per i lavori e poi recuperarli in dichiarazione dei redditi entro i quattro anni.
Il decreto ha portato delle modifiche anche ad altri bonus edilizi. Tuttavia, resta in vigore lo socnto in fattura per l’installazione di impianti fotovoltaici e per sistemi di climatizzazione. Il dl Rilancio del governo Draghi ha previsto l osocnto in fattura per questi nterventi fino al 50 per cento.
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Lo sconto in fattura è ammesso se rientra in un ampio lavoro di ristrutturaizone. Tuttavia, era nato un dubbio sul fatto che alcuni impianti erano stati fatturati separatamente dalla fattura intera dei lavori che comprendono anche i suddetti interventi finanziati dallo Stato al 50 per cento.
L’agenzia delle entrate ha risolto il dubbio confermando che lo sconto in fattura è regolare anche se la fattura di acquisto di impianti fotovoltaici e di climatizzazione sono distinte dalla fatturazione della spesa totale di ristrututrazione. Pur trattandosi di un errore, quindi, l’Agenzia ha affermato che la detrazioine è comunque ammessa.
Intanto si prosegue nella trattativa per cercare di salvaguardare altri bonus edilizi dal decreto del governo. Nella giornata del 7 marzo è atteso un ddl che dovrebbe illustrare oltre le norme defintive relative al superbonus e alla cessione del credito anche le modalità per utilizzare gli altri bonus edilizi dopo il confronto con le parti sociali in causa.