Bonifico con errore, può riguarda l’Iban ma anche il destinatario o la causale: cosa fare se accade qualcosa del genere
Come tutto ciò che si fa online, anche per le operazioni bancarie si risparmia molto tempo. Basta avere solo un po’ di dimestichezza con i sistemi e si può fare un bonifico senza problemi.
In pochi clic si possono inviare soldi anche dall’altra parte del mondo. Nonostante la facilità un errore può sempre capitare, soprattutto chi per lavoro si occupa proprio di questo, provvedendo a pagare ogni mesi gli stipendi o i compensi per i collaboratori esterni di una società.
Basta una piccola distrazione e digitare sulla tastiera un solo carattere sbagliato per mandare a monte tutta l’operazione. Classico esempio di errore è l’Iban. Composto da 27 cifre, è difficile ricordarlo, quasi impossibile per chi – riprendendo l’esempio di prima – deve provvedere a fare vari bonifici. E allora è facile sbagliare.
Accertato – naturalmente – che chiunque può commettere un errore, la domanda che bisogna porsi è un’altra: c’è modo per rimediare Tutto dipende dal tiranno assoluto: il tempo. È fondamentale chiarire quanto è passato dall’errore a quando ci siamo resi conto di averlo commesso.
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Infatti la differenza la fa la ricezione o meno dell’importo da parte del destinatario che può variare da banca a banca. Bisogna poi ricordare che è importante anche il giorno in cui è stata fatta l’operazione, se è un festivo e se in prossimità del weekend.
Altra specificazione è che per bonifico sbagliato non si intende solo un errore dell’Iban perché può essere relativo anche al destinatario o la causale.
L’operazione può essere revocata prima dell’effettivo trasferimento, nonostante la banca abbia già preso i soldi sul conto. In questo caso infatti è possibile ricevere il denaro, eventualmente anche facendo richiesta allo sportello.
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E se il tempo di revoca è trascorso e il destinatario non vuole restituire la somma, dobbiamo rassegnarci all’idea di aver perso i soldi? Assolutamente no. In questo caso si parla di indebito oggettivo, ossia quando si prendono soldi di cui non si ha diritto. Come si può facilmente immaginare, in questo caso è possibile adire le vie legali.