Una situazione che, in effetti, potrebbe capitare anche ad altri correntisti. Vediamo, dunque, com’è andata a finire.
Di questi tempi, secondo anche quanto viene riportato da certe stime, le truffe online sono sempre più diffuse.
E, d’altra parte, sembra che gli italiani non siano così consapevoli di come fare a difendersi in caso di attacco hacker o che, perlomeno, nella maggior parte dei casi, facciano fatica a distinguere un raggiro da una situazione reale.
Insomma, l’ingenuità, a quanto pare, non si può dire che regni sovrana, ma poco ci manca. Ecco, perché, le vicende che sono capitate ad altre vittime devono essere un monito per altri potenziali utenti.
In effetti, anche solo in questo ultimo periodo, si sono verificati alcuni aneddotti che fanno pensare che sia stato facile per i cybercriminali imbrogliare diversi clienti di istituti di credito, brand, enti, e quant’altro.
Insomma, la parola d’ordine, anche quando ci si trova sul Web, dovrebbe essere
ʻdiffidenzaʼ, anche se, purtroppo, non sempre è stato così.
Nelle prossime righe, quindi, vogliamo riportare, per esempio, quello che è accaduto non molto tempo fa a un cittadino che possiede un conto corrente a Grosseto.
Vediamo, allora, in questio caso, che cosa è successo e come i malviventi sono riusciti a derubare il malcapitato di una cifra piuttosto consistente.
In particolare, l’utente in questione stava aspettando che gli arrivasse al proprio domicilio la nuova carta. Tuttavia, qualche malintenzionato deve averla intercettata prima che giungesse a destinazione.
Ebbene, questa mossa, purtroppo, è costata ben oltre 2 mila euro allo sfortunato correntista toscano.
Tuttavia, quando il cliente del truffato si è rivolto alla sua filiale per un risarcimento, purtroppo, la stessa si è rifiutata di procedere in tal senso.
In seguito, però, l’arbitro bancario ha obbligato l’istituto di credito a restiture la somma di denaro che era stata tolta indebitamente al proprietario del conto corrente.
Ciò proprio per il fatto che, stando alle parole dell’Abf, la banca ha delle responsabilità alle quali non può opporsi.
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Anzitutto, il rischio che ne deriva dalla spedizione di uno strumento di pagamento. Per questa ragione, quindi, la persona che perso i suddetti soldi sarà rimborsata.