Si tratta di una pratica fraudolenta che, in effetti, pare abbia già mietuto diverse vittime. Vediamone, dunque, i particolari.
Attualmente, grazie all’introduzione della possibilità di effettuare pagamenti tramite moneta elettronica, forse, molti sentono meno l’esigenza di prelevare contanti.
In effetti, questa situazione si può dire che, in particolare, vada a vantaggio dei consumatori che possono, in tal modo, concludere gli acquisti, spesso, unicamente appoggiando la propria carta sul POS.
A dire il vero, dopo questa decisione da parte del Governo, i commercianti, invece, pare che non si siano sentiti esattamente felici, a causa delle commissioni bancarie che devono versare anche per incassi esigui.
Fatto sta che, naturalmente, ci sono ancora cittadini che eseguono ancora dei prelievi, magari, per esempio, per avere qualche spicciolo nel portafoglio quando vogliono recarsi al bar per un caffè.
Comunque sia, nonostante gli istituti di credito siano affidabili, purtroppo, bisogna stare attenti anche in questo frangente.
In effetti, sono già capitate diverse truffe che hanno messo a repentaglio persino grosse somme di denaro delle vittime che ci sono cascate.
Ci stiamo riferendo, per l’appunto, a dei raggiri che sono avvenuti proprio durante l’utilizzo di ATM Bancomat. Vediamo, allora, nelle prossime righe, di capire meglio di che cosa si tratta.
Il raggiro all’ATM Bancomat
Nella fattispecie, ci riferiamo, a titolo esemplificativo, a una vicenda avvenuta l’anno scorso a Cecina, una località in provincia di Livorno.
Così, stando a quanto viene riportato, il truffatore, stavolta, è un giovane di poco più di trentanni e residente a Udine.
Ma, cominciamo dall’inizio. In pratica, un operaio avrebbe messo un annuncio su un portale di compravendita nel quale si leggeva la sua intenzione di vendere un motorino.
In seguito, a rispondere, è stato, per l’appunto, un malintenzionato che ha affermato di voler pagare il veicolo tramite uno sportello automatico.
Per via telefonica, quindi, il suddetto avrebbe dettato delle istruzioni al venditore, riuscendo a fargli fare delle operazioni che, in apparenza, sarebbero servite per inviare il denaro richiesto per il motorino.
Invece, proprio queste operazioni, alla fine, si è scoperto che sono state un modo per ricaricare la carta prepagata del ladro.
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In seguito, l’uomo si è accorto di essere stato derubato, ma il truffatore aveva già provveduto a rendersi irreperibile.