I criteri per poter usufruire del superbonus edilizio sono cambiati con un decreto del governo di febbraio
Il superbonus non è più quello in vigore fino al 2022. Intanto non ha più una percentuale di copertura del 110 per cento. Infatti, noto come superbonus 110, in realtà, da gennaio 2023 per effeto di una decisione del governo è diventato al 90 per cento della copertura dei costi di ristrutturazione.
Oltre alla percentuale ciò che ha cambiato profondamente il superbonus edilizio riguarda le modalità di accesso. Infatti, a partire dal 17 febbraio non è più possibile usufruire del bonus edilizio attraverso lo sconto in fattura e la cessione del credito. Questo cambia in maniera determinante l’utilizzo del bonus.
Superbonus, chi può ancora usufruire della cessione del credito
Infatti, in tal modo chi vorrà usufruire del superbonus edilizio dovrà anticipare i soldi per poi rivalersi attraverso le detrazioni discali in dichiarazione dei redditi. Tale detrazione, però dura solo quattro anni. Ciò vuol dire che il vantaggio ricade soprattutto a favore di coloro che hanno redditi alti ed hanno delle tasse importanti da pagare anbualmente dalle quali detrarre la quota di superbonus.
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Tuttavia, dopo il decreto esiste una categoria che può ancora usufruire del superbonus edilizio. Si tratta di coloro che prima del 17 febbraio avevano già presentato la cila, la comunicazione di inizio lavori. Per costoro il metodo della cessione del credito e dello sconto in fattura è salvo e si può ancora utilizzare per i propri lavori.
Coloro che hanno già iniziato i lavori, quindi, potranno ancora usufruire del vecchio metodo. Resta poi da risolvere il nodo dei crediti bloccati in mano alle imprese costrustrici e alle banche. Nel primo caso si tratta del problema più grosso in quanto senza la possibilità per le imprese edili di cedere i crediti non si può procedere con i lavori. Inoltre, tante imprese hanno anticipato a proprie spese i lavori in attes apoi di cedere i crediti alle banche che, però, hanno bloccato tutto da tempo.