Il superbonus edilizio è cambiato con l’arrivo della nuova legge di bilancio e il recente decreto sulle modalità di utilizzo
Il superbonus edilizio, noto come 110 per cento ma in realtà portato nel 2023 al 90 per cento, ha subito alcune determinati modifiche con l’azione del uovo esecutivo a guida Meloni. Infatti, il nuovo governo è intervenuto su una misura che negli ultimi due anni ha contribuito al sosteghno della crescita del Pil del paese in mnaiera incisiva.
Tuttavia, il superbonus era nato in un momento economico diverso. C’era la necessità, infatti, di dare all’economia uscente dalla pandemia un sostegno forte nonchè tanti posti di lavoro per chi lo aveva perso durante la fase peggiore della pandemia. Inoltre, il superbonus 110 per cento nasce quando non c’è inflazione.
Superbonus 90%, la detrazione favorisce i ricchi
Il momento styorico attuale, invece, è completamente diverso e un rinnovamento del superbonus era atteso. Infatti, oltre alla riduzione della percentuale di recupero del 20 per cento, il governo è intervenuto alcune settimane fa anche con le modalità di ottenimento del bonus edilizio per il 2023.
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Infatti, non sono più possibili sconto in fattura e, soprattutto, cessione del credito. Un cambiamento che riduce notevolmente le possibilità di usufruire del bonus. Infatti, ciò vuol dire che l’agevolazione consiste nell’anticipare i soldi per i lavori e poi recuperarli con detrazioni fiscali.
Per fare ciò, quindi, è necessario avere un reddito importante dal quale detrarre la quota annua. Infatti, la detrazione è stata ridotta da 10 anni a quattro anni. Questo ignifica che soltanto coloro che hanno redditi importanti potranno usufruire in pieno della detrazione. I reddtii bassi risultano penalizzati e potranno dedurre solo lavori di piccola entità in percentuale importante.
Il superbonus, così com’è, va specialmente a favore di chi ha redditi alti. Si aiuta in maniera importante chi vive già in maniera agiata in una fase economica in cui l’inflazione sta mettendo in seria difficoltà i redditi bassi. Intanto per coloro che hanno i crediti bloccati si preannuncia una compensazione con F24.
