Si tratta di una decisione che, in effetti, ha fatto storcere il naso, in primis, agli albergatori. Vediamone i particolari.
Durante il periodo della pandemia, causato da Covid-19, come non possiamo avere dimenticato, ci sono state assolutamente delle difficoltà per parecchie attività.
Ricordiamo, infatti, che in quella situazione piuttosto disastrosa molte aziende hanno subito i danni di una crisi sanitaria, sfociata in economica, che ha dato fastidio a svariati imprenditori e liberi professionisti.
A pagarla cara, peraltro, sono stati anche, per l’appunto, tutti coloro che sono nell’ambito del turismo, dato che si è verificato un deciso calo, stando ad alcune fonti, in particolar modo nel Centro e nel Mezzogiorno.
Ma, al giorno d’oggi, finalmente, questa problematica si può dire che sia passata completamente, proprio perché non ci sono più le restrizioni che si sono dovute affrontare in quei giorni difficili.
Fatto sta che gli svantaggi che ne sono derivati non si può certo affermare che non abbiano provocato delle perdite che si fanno sentire anche attualmente.
Comunque sia, l’inflazione che è sopraggiunta dopo, per esempio, lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina ha provocato un altro abbassamento del potere d’acquisto, e, per questo motivo, non si può pensare che i nuclei familiari abbiano iniziato a spendere e spandere.
Gli aumenti decisi dal sindaco
Nelle prossime righe, però, vorremmo soffermarci, per la precisione, su quello che sta succedendo a Firenze, una delle mete più belle dove si possono ammirare svariati capolavori artistici.
Notizie recenti, quindi, ci fanno sapere che il Comune di Firenze avrebbe deciso di incrementare la tassa di soggiorno per affrontare un po’ meglio il bilancio e per non rischiare di pesare eccessivamente sui fiorentini.
Così, per non aumentare le tasse ai residenti, il sindaco Dario Nardella non avrebbe trovato un’alternativa diversa alla suddetta.
A tal proposito, possiamo riportare un esempio pratico. Nella fattispecie, il pernottamento in un albergo a cinque stelle, al momento, arriva fino a 8 euro.
Considerando, invece, gli hotel più economici, quelli a una stella, la tassa di soggiorno è stata fissata a 3,50 euro. Questi rincari, per la cronaca, saranno attivi dal prossimo 1° aprile.
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Tuttavia, gli albergatori di Confindrustria, Federalberghi e Confesercenti non sono d’accordo e affermano che, in tal modo, Firenze diventa la località turistica più cara del Bel Paese.