Sblocco dei crediti: il governo Meloni cerca la via d’uscita

Dopo i cambiamenti decisivi alle modalità per ottenere il superbonus edilizio l’esecutivo è al lavoro per risolvere la grana dei crediti bloccati

Superbonus, soluzione crediti (Adobe) – Bonificobancario.it

Il superbonus del 2023 è cambiato definitivamente voltando pagina rispetto al precedente provvedimento. Già dalla legge di bilancio era passato dal 110 al 90 per cento delle spese recuperabili dallo Stato. Tuttavia, il governo nelle scorse settimane ha imposto un cambio decisivo nelle modalità di erogazione.

Il bonus, infatti, non prevede più la cessione del credito e lo sconto in fattura. Sono esclusi coloro che hanno comunicato in data antedecente al decreto la Cila, cxomunicazione di inizio lavori. A partire dall’emanazione del decreto è sorto poi il problerma della gestione dei crediti bloccati.

Superbonus, verso la soluzione per i crediti bloccati

Per questo motivo è stato organizzato un tavolo tecnico tra governo, associazioni di categoria delle imprese edili e le banche per trovare una soluzione in comune. Dal confronto è emerso che l’unica strada possibile per sbloccare i crediti fermi è creare delle norme transitorie tra il vecchio e il nuovo regime ormai in vigore da qualche settimana.

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Inoltre, nello specifico sembra ormai sposata l’idea di costruttori e banche di sfruttare gli F24 per sbloccare i crediti da superbonu bloccati in compensazione con le tasse che imprese e banche dovranno versare. La scelta, però, riguarderebbe solo imprese e banche mentre per le famiglie resterebbe tutto nella stessa regola.

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Inoltre, c’è da aggiungere anche una proposta nuova da parte degli industriali in rappresentanza di tutte le imprese. Il presidente Bonomi ha dichiarato la disponibilità delle imprese a realizzare una piattaforma sulla quale scambiare domanda e offerta di crediti. Una sorta di mercato digitale per favorire lo sblocco tra imprese che sono ferme e hanno la necessità di sbloccare e altre che possono acquisire quel credito. Intanto mostra soddisfazione la presidente dell’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, che si è detta felice per l’accoglimento delle loro proposte arrivate insieme a quelle dell’Abi.

 

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