Quando si avvicina il momento di fare la dichiarazione dei redditi o di compilare il modello unico una domanda sorge spontanea: come pagare meno tasse?
Chi si prepara a fare la dichiarazione dei redditi o a compilare il modello unico si pone spesso una domanda su come pagare meno tasse. Esistono dei modi legali per versare meno imposte? Sia nel caso di lavoratori autonomi con Partita Iva che di lavoratori dipendenti, alcuni metodi potrebbero aiutare a risparmiare qualcosa in materia di contributi e imposte.
Il primo esempio è relativo ai lavoratori autonomi con Partita Iva e conseguente alla cosiddetta flat tax introdotta dal governo Meloni con la Legge di Bilancio 2023. Con la flat tax il tetto massimo per usufruire dell’aliquota agevolata al 15% tipica del regime forfettario è stato portato da 65mila a 85mila euro di reddito annui. Ciò significa che coloro che rientrano in questa cifra possono decidere di passare al regime forfettario, versando inoltre il 5% di Iva per i primi 5 anni di attività.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti invece, le imposte da pagare sono relative ai contributi previdenziali Inps, alle trattenute Irpef, akle addizionali Irpef regionali e comunali e ai contributi Inail. Per risparmiare, in questo caso, si può sperare nelle detrazioni fiscali. Queste ultime permettono di scaricare una serie di spese, sulle quali andare a recuperare l’Iva, e di accedere così a una serie di “sconti”.
Come è noto una delle agevolazioni fiscali più consistenti è quella relativa alle spese sanitarie. Ma non solo: chi paga un mutuo, infatti, può usufruire della detrazione per le spese relative alla prima casa. Vi sono poi le detrazioni per le spese di istruzione, quelle per le spese veterinarie, per le erogazioni liberali in denaro, per le assicurazioni vita e contro gli infortuni. E ancora per le spese per l’acquisto degli abbonamenti al trasporto pubblico.
LEGGI ANCHE -> Bollo Auto: paga con Poste Italiane | Basta un minuto
LEGGI ANCHE -> Agenzia delle Entrate | Come mettersi in regola con il Fisco
Chi versa una quota su un fondo pensione integrativo, inoltre, potrà dedurre fino a 5.164,57 euro all’anno. Andando così ad alleggerire la quota del contributo Irpef da versare nelle casse dello Stato.