Il decreto Milleproroghe potrebbe cambiare il bonus carburanti inserendo una novità. Ecco cosa c’è da sapere
Il niovo governo con la legge di bilancio del 2023 piuttosto restrittiva ha cambiato linea rispetto al recente passato in merito alle modalità delle misure di sostegno. Infatti, diversi bonus sono stati modificati o definitivamente lasciati scadere. In linea generale le principali risorse della legge di bilancio sono state concentrate sulle bollette con crediti di imposta per le imprese.
Tuttavia, ci sono stati dei bonus reintrodotti in seconda battuta come il bonus trasporti e il bonus carburanti, già previsti dai precedenti governi. Sono entrambi legati alla problematica del caro carburanti effetto del ripristino delle accise ordinarie voluto dall’esecutivo Meloni. Infatti, a partire da gennaio il ripristino delle accise ordinarie ha portato i carburanti ad un aumento di 18 centesimi al litro solo per le accise.
Le reazioni arrivate da diversi campi per il ritorno delle accise hanno spinto il governo ad intervenire con due bonus, per i trasporti e per i carburanti. In particlare il bonus benzina prevede il sostegno spendibile in carbiranti a favore dei lavoratori dipendenti. La misura è a discrezione del datore di lavoro che ha poi la possibilità di rivalersi recuperando dallo Stato il bonus anticipato al lavoratore.
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Inizialmente il bonus benzina aveva un importo di 200 euro. Tuttavia, il decreto Milleproroghe approvato nelle ultime ore potrebbe subire il cambiamento delle condizioni. Infatti, si legge nel decreto che l’importo di 200 euro del bonus non rileva ai fini del reddito del lavoratore e ai fini contributivi.
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Tuttavia, una circolare dell’Inps relativa al bonus carburante del 2022 faceva notare che ai fini contributivi il bonus rileva secondo la normativa previgente. In tal caso, il bonus benzina potrebbe essere ridotto. L’ammontare non è ancora deciso ma potrebbe scendere da 200 euro a 180 euro. Il totale al lordo del bonus dovrebbe cosrrispondere a circa 260 euro.