Asilo nido gratis, la Regione ha deciso: controllate il vostro ISEE

Nel Paese con il più basso tasso di Natalità d’Europa arriva un incentivo importante per avere l’asilo nido gratis. Ecco come funziona

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Asilo Nido Gratis (Foto Adobe-Stock bonificobancario.it)

Il tasso di natalità in Italia è uno dei più bassi d’Europa. E non c’è certo da stupirsi. In pochi provano ancora il desiderio di mettere al mondo dei bambini, sapendo quale incerto futuro li aspetta. Andiamoci ad aggiungere le difficoltà economiche della vita di tutti i giorni e gli straordinari costi che può raggiungere l’istruzione in determinate situazioni. Più la posizione sociale della parte genitoriale.

La stabilità lavorativa e familiare. La zona sociale di appartenenza con relative istituzioni più o meno funzionanti. Insomma, fare un figlio non è assolutamente facile come molti individui dalla bocca troppo larga vorrebbero far pensare. Il problema potrebbe sembrare dei singoli individui o al massimo, delle singole famiglie, ma fidatevi non è affatto così. E il mondo se ne sta accorgendo.

Chi ha potere di aiutare se ne sta accorgendo. “Nidi gratis per ceti sociali economicamente più in difficoltà” queste le parole arrivate direttamente dalla Regione Toscana. la giunta regionale ha infatti, per la gioia di tanti piccoli nuclei familiari appena nati, approvato la delibera.

Asilo Nido, ecco dove è gratis

Dal prossimo anno scolastico, che avrà inizio a settembre 2023, chi rientrerà nelle fasce di reddito disposte nel corpo della delibera, potrà usufruire un consistente aiuto da parte della regione per il pagamento delle tasse dell’asilo nido frequentato dal proprio figlio. Il reddito non deve superare i 35.000 euro, chi ad integrazione di un precedentemente richiesto bonus INPS, chi ad uso totale.

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La manovra varrà per un anno scolastico intero e coprirà spese fino a 5800 euro. Previste 10.000 famiglie in tutta la regione. Ad aprile verrà diffuso ai diretti interessati, le famiglie. È invece prossima la diffusione del bando rivolto ai comuni, che si colloca sul mese di marzo.

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A settembre inizierà questo “esperimento”, e se ad ottobre i fondi saranno ancora in parte disponibili, verrà valutata un’eventuale proroga dello stesso bonus, magari con qualche possibile verifica. Un programma unico che non ha precedenti, ma se dovesse portare i risultati sperati, chissà, altre regioni potrebbero decidere di considerare i dati.

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