Soldi contati e maltrattamenti alla moglie costretta a spendere pochissimo fino a limitare l’uso dell’acqua sanitaria
Essere spilorcio non è un reato ma se le condizioni sono al limite della vivibilità, si può profilare il reato di maltrattamento.
Sono tanti gli italiani che a causa della disoccupazione, il lavoro precario e l’inflazione, sono costretti a fare tante rinunce, a partire dalla spesa quotidiana.
Si taglia quasi su tutto e si effettuano acquisti di prodotti scontati. Ma una pratica del genere, se avviene dove le condizioni economiche non sono disastrose fino a provocare danni mentali, si va incontro a un reato.
Soldi contati, maltrattamenti e una sola posata a tavola
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza a dir poco storica a favore di una donna costretta per molti anni da suo marito a gravi ristrettezze economiche.
La costringeva a comprare solo prodotti alimentare in offerta. Anche l’uso dell’acqua era limitata così come quello di luce e gas. Il fatto è avvenuto a Bologna e le condizioni alle quali la donna era obbligato non erano dovuto a problemi economici che per fortuna non c’erano in casa.
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Uno stato di “povertà” voluta che per i giudici è assimilabile al maltrattamento causato da un’ossessione al risparmio dell’uomo.
La sentenza riporta che la moglie doveva comprare al discount solo prodotti in offerta o scontati e ad altre pratiche alquanto assurde. Tra queste, ad esempio, usare una solo posata a tavola. Regole anche per la carta igienica da consumare solo con massimo due strappi e ovviamente anche per l’igiene con solo una doccia a settimana. Inoltre per lavarsi la donna era costretta anche a usare l’acqua delle pulizie.
Si è arrivati al terzo grado di giudizio grazie anche alle testimonianze a favore della moglie. Due in particolare hanno raccontato che lei era costretta a nascondere al marito alcuni scontrini. Chiedeva anche aiuto ai vicini per non mostrare gli acquisti fatti al di fuori delle regole consentite dal marito.
Tutti questi comportamenti hanno avuto gravi ripercussioni sulla salute mentale tanto che la donna aveva cominciato a manifestare traumi da stress.
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Decisiva per la condanna è stata la condizione economiche della coppia. Entrambi infatti potevano contare su due entrate fisse che non obbligavano l’uomo ad avere un atteggiamento così duro e avaro tanto da provocare pesanti disturbi mentali.