Un Paese senza contanti: scene apocalittiche con le persone che protestano pacificamente ma anche con assalti alle banche
Chi oggi ha almeno trent’anni ricorda quando nel 2002 in tutta Europa ci fu il cambio delle vecchie monete nazionali con l’Euro. Già prima del giorno ufficiale, il 1 gennaio 2002, per far prendere confidenza ai cittadini con la nuova moneta presso le banche era possibile ottenere un kit con tutte le monete oggi in corso, rilasciando ovviamente l’equivalente in Euro.
Un sistema ben organizzato che oggi, a distanza di 21 anni, all’estero non hanno saputo copiare, gettando il paese nel caos con assalti agli sportelli bancari.
Paese senza contanti e assalti alle banche
La Nigeria non sta attraversando un buon momento. C’è chi si è messo in mutande come forma di protesta e chi, invece, ha attaccato le banche.
Dal 11 febbraio la moneta Naira sarebbe dovuta andare in soffitta, sostituita da una nuova anche se in effetti non si tratta di un cambio di valuta. Ma le banche non sono state rifornite adeguatamente e la situazione che si è creata è quasi da film con i cittadini privi di contanti.
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La Corte Suprema della Nigeria ha infatti sospeso la scadenza per l’insufficienza di denaro dopo che sono stati depositati le vecchie banconote.
Un problema grosso se si pensa già che parliamo in un Paese che certamente non rientra tra i più tecnologizzati al mondo e che i pagamenti elettronici non sono diffusi ovunque. In alcune zone, come in quelle rurali, le persone sono rimaste a secco di denaro e non possono comprare i prodotti basici per una vita dignitosa.
Perché introdurre nuove monete
A novembre scorso novembre il presidente nigeriano Muhammadu Buhari aveva annunciato l’introduzione della valuta. Il motivo era porre fini al dilagante fenomeno della contraffazione. La nuova moneta, molto simile alla vecchia, ha infatti caratteristiche di sicurezza difficile da raggirare.
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La Cnn ha raccolto la testimonianza di alcune persone che sono state in fila per ore presso gli sportelli. “Il numero di volte che mangio in un giorno si è ridotto a due”. Il rischio di questo cittadino come di tanti altri è che se termina i soldi dopo non sa come prenderne altri perché le banche sono a secco.
