Dal 24 febbraio il servizio bancomat verrà sospeso in via definitiva. La scritta comparsa sulla colonnina è inequivocabile
Vi siete mai soffermati sulla reale importanza dei bancomat. O meglio, sull’effettiva utilità che questi strumenti tecnologici forniscono alla nostra vita di tutti i giorni e alla quotidianità dell’intera popolazione? Dite vi è mai capitato?
Se non lo avete mai fatto, fatelo adesso e rendetevi conto della fortuna che avete. Qualcuno di voi potrebbe trovarsi in procinto di perdere questa piccola fortuna. Ad annunciarlo è stato un semplice cartello posto sopra l’ultimo ATM rimasto nella frazione di Tamara, comune di Copparo centro di 15.000 abitanti in provincia di Ferrara, Emilia-Romagna.
Gli abitanti si sono recati sul posto per prelevare e sono infatti stati accolti da un piccolo annuncio apposto sopra al bancomat. Questa portava l’annuncio che avvisava la popolazione che il 24 febbraio 2023 questa sarebbe stata messa fuori uso.
E consigliavano quindi alla cittadinanza di dirigersi verso quella nel centro del comune di Copparo in piazza della Libertà. Il grande disagio è stato subito reso noto, ricevendo l’attenzione del primo cittadino in persona, il sindaco di Copparo, Fabrizio Pagnoni. L’uomo ha diffuso, poco dopo aver appreso l’annuncio, una lettera dove non nascondeva un fermo e profondo disappunto verso chi di dovere.
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Esplicitando il disagio dei cittadini che ora si troveranno costretti a raggiungere il secondo bancomat in un altro punto del comune. E con, in oltre, un preavviso di soli tre giorni. Il problema principale in questo caso verterà verso a fetta di popolazione più in difficoltà con la tecnologia, gli anziani. Spesso e volentieri non automuniti e non in grado di raggiungere il nuovo sportello in autonomia.
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Chiudere il Bancomat di Tamara significa rendere impossibile, a questa parte della popolazione copparese, il ritiro delle pensioni ad esempio. Ma il disagio non vertirà solo sugli over 60/70. il problema si pone per tutti, uomini, donne, giovani e vecchi, indistintamente. La comunità si vedrà, da venerdì 24 febbraio, togliere un importante aiuto alla quotidianità, senza apparenti possibilità di replica