Contanti aboliti, potrà mai succedere? Sarebbe un grande colpo contro i criminali ma forse l’economia non è ancora pronta
In tutto il mondo si usa sempre di meno la cartamoneta. Le transazione avvengono sempre di più tramite i circuiti digitali. Non solo per i passaggi di soldi a livello internazionale, ma anche per comprare il latte sotto casa.
I motivi di questo fenomeno sono molteplici. Lo Stato ha l’esigenza di verificare le entrate e le uscite di ogni cittadino per combattere l’evasione fiscale. Le carte, di credito o di debito, sono sempre più diffuse e sui conti vengono accreditati stipendi e pensioni.
Per i cittadini dunque è molto più facile gestire i propri soldi pagando con la carta, così hanno più facilmente entrate e uscite sott’occhio.
Contanti, in Italia se ne usano ancora troppo
In Italia c’è una certa arretratezza in materia. A differenza dell’estero, è ancora molto diffuso il pagamento in contanti e non a caso abbiamo alti tassi di evasione fiscale e (come fenomeno conseguente) di riciclaggio di denaro.
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Gli ultimi governi hanno avuto un atteggiamento diverso verso i contati. Con gli esecutivi targati Giuseppe Conte si è cercato di incentivare l’uso della moneta elettronica: pensiamo al programma del Cashback di Stato (abolito da Draghi) e la Lotteria degli Scontrini.
Nuova soglia per i pagamenti senza carta
Ma ciò che conta è soprattutto la soglia dei contanti. Quest’anno da 2mila euro doveva passare a mille ma la Legge di Bilancio del governo Meloni l’ha alzata addirittura a 5mila euro. Significa che fino questa cifra i pagamenti possono avvenire in contanti, ovviamente ricevendo in cambio una regolare fattura.
Dal 30 giugno 2022 è in vigore la legge secondo la quale il cliente che compra un prodotto o un servizio (il pane o la prestazione di un avvocato), può sempre pagare con la carta se vuole, anche se il costo fosse solo di cinquanta centesimi.
In quei giorni ci furono polemiche ma anche un grande dose di disinformazione. Chi si era eretto in difesa del contante, sostenne che si voleva abolirlo, lasciando il campo solo alla moneta elettronica. Ovviamente non era così. Si arriverà mai all’abolizione del contante? Si cercherà di far diminuire l’uso sempre di più, ma cancellarlo totalmente è quasi impossibile, per diversi motivi.
È vero che con la carta si possono comprare anche le caramelle, ma all’economia fa bene la circolazione del contante. Oggi, inoltre, c’è ancora una generazione che non ha grande dimestichezza con le app e le carte e preferisce usare i soldi in moneta o banconote.
C’è poi un altro grande problema: la criminalità organizzata. I governi di tutti gli Stati dicono che vorrebbero cancellarla ma sappiamo che nei fatti non è così. Innanzitutto perché anche dove c’è grande volontà, è difficile farlo poiché questi criminali – purtroppo – hanno più soldi e armi di uno Stato legittimo.
L’abolizione è possibile?
È innegabile constatare che spesso la criminalità “serve” allo Stato legittimo: abolirla dall’oggi al domani significherebbe dare diritti all’istruzione, cure e tanto altro a cittadini che oggi vivono nell’illegalità assoluta e che trovano nelle mafie uno “Stato” che dà più garanzie di quello legale, non avendo burocrazie e leggi farraginose da rispettare. È una situazione orrenda, ma è anche innegabilmente vera.
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Insomma, eliminare totalmente il contante significa tagliare le gambe alle mafie di tutto il mondo che certamente non comprano le partite di droga con i bonifici. Significherebbe rimettere in discussione tutto il malato sistema economico. Il “nero”, come viene chiamata quella grande e sporca macchia di denaro che sfugge al controllo del Fisco, purtroppo serve all’economia reale per funzionare meglio.