Il Pellet è considerato come una delle ciambelle di salvataggio delle famiglie italiane nel campo dei consumi energetici.
Da circa venti anni il pellet è entrato nell’uso comune delle famiglie italiane. Il pellet, ricordiamo brevemente, è un piccolo cilindro pressato composto dagli scarti della lavorazione del legno. Per lo più segatura e trucioli.
La sua grande diffusione in Italia si è avuta con l’avvento delle stufe a pellet rese disponibili in commercio grazie al dettato alla norma UE 17225-2. Il valore aggiunto, in termini di transizione ecologica ed ecosostenibilità è rappresentato dalla mancanza di componenti chimiche e dell’utilizzo dei benefici della legnina.
Va detto di contro, per dovere di cronaca, che secondo diversi studi ufficiali, ed in particolare quelli del nodo del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia, l’ARPA locale, l’uso del pellet, per quanto non inquinante aumenta il livello delle polveri sottili.
Va segnalato un ulteriore fattore di analisi. Nel periodo a cavallo tra il 2021 ed il 2022, in concomitanza con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina il costo del pellet è passato da 5 a 15 euro al sacchetto.
Pellet, risparmio a 360°
Nonostante questo fattore le famiglie italiane continuano ad utilizzarlo e in maniera massiccia. Si calcola che ad oggi, nel nostro Paese, ci siano oltre 2,2 milioni di stufe o impianti a pellet attivi.
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Ma molti non sanno che il pellet, oltre alla grande resa in termini di riscaldamento, contiene al suo interno una serie di fattori positivi. Le sue componenti, infatti, possono essere riciclate creando strumenti utili per la casa. Ne citiamo tre a titolo di esempio.
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Parte tutto dalla cenere che può essere riciclata tanto per la pulizia di casa, per l’orto e per sciogliere il ghiaccio. Ecco come. Prima di tutto va specificato, con nettezza, che può essere riciclata solo la cenere prodotta da pellet 100% naturale.
Nel primo caso parliamo della possibilità di creare sapone completamente naturale, esistono decine di tutorial in rete per realizzare un prodotto economico e funzionale. Nel secondo caso parliamo di un concime naturale, funzionale, efficace e a costo zero.
Il terzo caso è legato soprattutto alle zone più fredde d’Italia dove il ghiaccio in strada compare diversi mesi l’anno. Mescolare cenere e sale ha un efficacia totale nello scioglimento.