Cosa è successo alle domande per il Bonus Nido? L’INPS ha comunicato novità su quando verranno sbloccate le richieste.
Tra i bonus statali dedicati ai cittadini si è parlato a lungo del Bonus Nido, pensato per aiutare le famiglie a sostenere i costi mensili degli istituti pubblici e privati convenzionati. Il problema, però, è che pur essendo già arrivati oltre la metà di febbraio, ancora non si hanno notizie certe riguardanti il bonus. Non solo, ad oggi non è stato ancora possibile inoltrare domande per ricevere il beneficio relativo al 2023.
Di contro, l’INPS sta provvedendo proprio in questi giorni a ultimare il rimborso per le domande relative allo scorso anno, per il periodo primo gennaio – 31 dicembre 2022. Nel 2022, infatti, c’è stato un periodo di stallo nei rimborsi e nell’erogazione dei benefici dovuto alla mancanza di fondi per fronteggiare tutte le richieste. Dopo mesi di attesa, però, l’INPS ha ottenuto nuovi finanziamenti con cui portare a termine le vecchie pratiche.
E per quanto riguarda il 2023? Le famiglie che potrebbero trarre beneficio da questo incentivo sono migliaia, ma i fondi, conferiti fino a esaurimento delle risorse, sono eliminati. E proprio per la tipologia di erogazione fino a esaurimento stanno suscitando trepidazione nei potenziali beneficiari. Fortunatamente l’INPS darà comunicazione ufficiale sul Bonus Nido 2023 con un’apposita circolare.
Esso sarà conferito su base ISEE, come per le scorse edizioni: 3mila euro annui fino a 25mila euro di ISEE. 2.500 euro annui tra 25mila e 40mila, 1.500 euro con ISEE superiore a 40mila euro o senza presentare alcuna attestazione. Il contributo riguarderà tutto l’anno solare, per questo motivo, nonostante il ritardo nell’avvio delle procedure, l’ente provvederà anche al rimborso degli arretrati.
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Anche nel 2022 le domande per il Bonus Nido sono state sbloccate a fine febbraio, elemento che fa presagire che potrà avvenire la stessa cosa anche per il 2023. Sarà possibile inoltrare le proprie domande a partire da fine febbraio – inizio marzo 2023. A tal proposito si ricorda che è necessario presentare il cedolino di pagamento di almeno un mese di retta tra la documentazione necessaria.