Introdotto nuovamente in un secondo momento il bonus trasporti. Rispetto alla precedente normativa cambia il tetto Isee
Il governo ha ripescato nuovamente il bonus trasporti. Si tratta di una misura di sostegno voluta dai precedenti governi per dare un sostegno ai lavoratori e agli studenti che necessitano di spostarsi. Inizialmente l’esecutivo aveva messo da parte questo bonus che non rientrava, infatti, nella legge di bilancio.
In un secondo momento la misura è stata ripescata per effetto del caro carburanti. Infatti, il governo è stato oggetto di forti critiche visto che ha scelto di non prorogare il taglio delle accise introdotto dal governo Draghi nel 2022. L’effetto è stato l’aumento dei carburanti di 18 centesimi al litro.
Oggi la soglia dei carburanti è introno a 1,90 centesimi al litro di media. Per questa ragione l’esecutivo e la maggioranza hanno ricevuto diverse critiche non solo dalle opposizioni. Si è deciso, però, di non fare marcia indietro intervfenendo su questioni indirette come il decreto trasparenza che prevede l’esposizione obbligatoria ai distributori dei prezzi medi nazionali e il ripristino dle bonus trasporti.
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Il bonus prevede un massimo di 60 euro per la copertura di un abbonamento mensile o annuale sui trasporti pubblici fino al 100 per cento della spesa. Tuttavia, rispetto al precedente sostegno per i trasporti in questo caso il limite massimo Isee per poter usufruire del bonus è più basso. Infatti, il tetto della situazione patrimoniale familiare scende a 20.000 euro.
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Il limite Isee massimo previsto fino allo scorso dicembre era di 35.000 euro. Un taglio netto, quindi, della platea dei beneficiari del bonus trasporti. Il bonus è, inoltre, disponibile fino ad esaurimento del fondo. Il fondo previsto dal Ministero del Lavoro in merito è del valore di 100 milioni di euro. Il bonus è utilizzabile per l’acquisto di abbonamenti relativi al servizi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale nonchè per gli spostamenti ferroviari nazionali.