Amara sorpresa per i clienti di Poste Italiane, la truffa online è andata perfettamente a segno, tutti i dettagli
L’anno solare 2023 è iniziato esattamente come era terminato. No, non parliamo della crisi economica, della crisi energetica, delle bollette fuori controllo o, peggio ancora, del volo dell’inflazione.
Parliamo delle truffe online diventate ormai un triste rosario quotidiano, parliamo di una triste realtà con cui fare i conti. I dati in tal senso sono davvero importanti. La Polizia Postale a dicembre 2022 ha emesso un report sulle azioni di contrasto alle truffe online.
Ed ha comunicato un dato importante. Nel periodo che va da gennaio a dicembre 2022 quasi nove milioni di consumatori sono stati oggetto di tentativo di truffa. E la cosa peggiore è che oltre duecentomila tentativo sono andati a segno.
Ingenti i danni prodotti. Tra rimborsi assicurativi, furto di dati sensibili, prelievo indebito di fondi, riparazione degli apparati compromessi, danni morali e materiali il “settore” ha prodotto un movimento economico di quasi 200 milioni di euro. Tanto, troppo.
Poste italiane, la truffa online è andata a segno
Tre gli strumenti “principe” di azione da parte dei truffatori tre sono più efficaci di altri, lo smishing, la truffa avviata con un sms o un messaggio whatsapp, il phishing che si attiva con una mail e il vishing, telefonate dove si perpetra una manipolazione sociale.
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E come detto, nel settore delle truffe online, il 2023 è iniziato come è finito il 2022 con diversi tentativi in corso. Il più eclatante di questo periodo ha colpito, in pieno, i clienti di Poste Italiane finiti nelle tenaglie di un gruppo di malviventi.
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I fatti si sono svolti a Fabriano, centro in Provincia di Ancona, dove tramite una azione di smishing sono stati trafugati più di 4000 euro dai conti di tre ignari clienti. Il meccanismo della truffa si è attivato tramite un sms con il quale si chiedeva di aggiornare la App ufficiale di Poste italiane.
In realtà il link per aggiornare l’App non rimandava agli Store di App o iOS ma ad un sito civetta in possesso dei truffatori. Quando le vittime si sono rese conto di essere state raggirate era troppo tardi. Dai conti correnti erano spariti 1200 euro per tre clienti e 600 da quelli di un quarto consumatore