Ci potrebbero essere alcune domande legittime riguardo alla possibilità di accedere a questa detrazione. Vediamo di chiarirle.
In questi ultimi mesi, come abbiamo visto, il Governo, sia quello precedente che quello attuale, sta erogando una manciata di sostegni economici.
In particolare, sono proprio le cosiddette fasce più deboli che hanno ricevuto dei bonus, soprattutto per il fatto che dispongono di un reddito basso.
Insomma, probabilmente, molti italiani, in questo difficile momento storico, stanno cercando di approfittare di tali contributi che, in definitiva, non cambieranno le cose in maniera totale, però possono, se non altro, dare una mano.
Abbiamo visto, quindi, alcuni aiuti pecuniari che dovrebbero essere arrivati o che probabilmente arriveranno tra breve.
A tal proposito, possiamo ricordiare il Bonus Mobili che, in soldoni, si tratta di una detrazione Irpef del 50 per cento per l’acquisto di complementi d’arredo ed elettrodomestici.
Tuttavia, questa agevolazione non riguarda proprio ogni mobilio in maniera assoluta. In effetti, bisogna considerare la classe di appartenenza.
Per esempio, per il forno, quella considerata appropriata è la A, per la lavatrice e la lavastoviglie la E, per il frigorifero e il congelatore la F.
Bisogna, però, sottolineare che questi mobili devono essere destinati a un’abitazione che dovrà essere ristrutturata. Inoltre, per accedere alla detrazione è necessario fare il pagamento tramite bonifico oppure con una carta di debito o di credito.
Sono esclusi, invece, un assegno bancario e i contanti. Ma, probabilmente, potrebbe sorgere anche un’altra domanda a chi vorrebbe beneficiare di questo bonus.
Nella fattispecie, ci si potrebbe chiedere il Superbonus 110 per cento possa spettare anche a chi ha acquistato un frigorifero con ricevuta e documento di trasporto, senza, però, la fattura.
Ebbene, a tal proposito, secondo fonti accreditate, si evince che, in questo caso, si può accedere al bonus in questione qualora nella ricevuta di acquisto è stata specificata la natura, la qualità e la quantità di ciò che è stato comprato.
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E, peraltro, se la ricevuta può essere ricondotta al contribuente titolare della carta. Che dire, queste informazioni dovrebbero aver chiarito la situazione.