Bonus Colonnine per le imprese: come funziona

Per agevolare l’acquisto di veicoli elettrici nelle imprese il ministero dell’ambiente ha previsto un bonus colonnine per la ricaricarli.

Bonus colonnine elettriche imprese
(Adobe – bonificobancario.it)

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 13 febbraio, il nuovo decreto che regolamenta l’assegnazione del bonus colonnine elettriche per le imprese è ora disponibile al grande pubblico. Lo scopo di tale agevolazione è quello di incentivare l’acquisto di macchinari e veicoli elettrici, che necessitano di colonnine per la ricarica, da installare in contesto urbano. Similmente il governo ha prorogato anche il bonus auto elettriche per il 2023, nell’ambito degli ecoincentivi.

Accedono alle agevolazioni le imprese o gli RTI che, alla data di presentazione dell’istanza di ammissione al beneficio, dimostrano di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio dell’Unione Europea. In misura pari ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per cui hanno presentato istanza.

Bonus colonnine: quali costi si potranno coprire con questa agevolazione?

Gli ingenti fondi destinati al bonus colonnine sono suddivisi annualmente, tra il 2023 e il 2025. Si tratta di una cifra di circa 350 milioni di euro, distribuiti come di seguito:

  • 2023, 127.116.925 euro;
  • 2024, 127.116.925 euro;
  • 2025, 98.925.775 euro.

I fondi, previsti nel Piano di ripresa e resilienza nazionale (Pnrr), saranno concessi per l’acquisto e installazione di colonnine e per coprire i costi di connessione alla rete elettrica. Per quanto riguarda le colonnine stesse esse dovranno avere una potenza minima di 90kW, il cui costo massimo da coprire con il bonus colonnine è di 50mila euro per ogni infrastruttura di ricarica.

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Con il bonus in oggetto, inoltre, si potranno coprire anche i costi di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi. Nonché i costi sostenuti per ottenere le pertinenti autorizzazioni, nel limite massimo del 10% del costo totale di cui al punto 1.

A ciò bisogna aggiungere che l’incentivo non sarà cumulabile con altre forme di incentivazione statale e che i soggetti beneficiari non hanno individualmente accesso a un finanziamento di importo maggiore al 30% dello stanziamento complessivo di ciascun bando previsto per ciascuna delle annualità. Attenzione infine ai termini di scadenza: a partire dal 14 febbraio il ministero dell’ambiente individuerà i soggetti beneficiari entro 30 giorni.

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