Tra le manovre fiscali del governo Meloni vi è la rottamazione cartelle versione quater, agevolazione dedicata ad alcuni aventi diritto.
Nonostante si sia insediato in un periodo di grave crisi economica, il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni sta cercando di mettere a punto una manovra fiscale complessa. Tra nuove proposte ed emendamenti a vecchie manovre, le cose sembrano andare un po’ a rilento. Ma tra le proposte avanzate e approvate dall’esecutivo vi è sicuramente quella della rottamazione delle cartelle fiscali.
Non è la prima volta che si parla di una manovra simile, tanto che la rottamazione è ormai arrivata alla sua edizione quater. In tal modo si vuole dare la possibilità ad alcuni aventi diritto di stralciare i propri debiti col fisco. Nello specifico la rottamazione cartelle è dedicata ai debiti contratti tra il 2000 e il 2015, che non ammontino a una cifra superiore a 1.000 euro. Ma anche alle pratiche rottamabili che però non hanno usufruito di questa agevolazione durante gli anni passati.
Rottamazione cartelle esattoriali: a chi è destinata e come fare domanda
Inoltre, per le cartelle successive, cioè quelle che vanno dal 2016 al 30 giugno 2022, è possibile ottenere delle agevolazioni. Sia in forma di cancellazione sanzioni sui ritardi nel pagamento, sia sotto forma di rateizzazione dei debiti. Per accedere a questa agevolazione sono però stati previsti alcuni limiti temporali da rispettare. Nello specifico le domande devono essere inoltrate all’Agenzia delle Entrate in via telematica entro il 30 aprile 2023.
Dopo aver inoltrato la richiesta tramite sito dell’AdE, sarà l’ente stesso a comunicare l’esito della pratica al richiedente. Qualora questa venga accolta, le cartelle esattoriali saranno revocate, in quanto la legge ha previsto la sospensione dei pagamenti fino alla scadenza del 31 luglio 2023.
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In caso contrario il contribuente dovrà versare la somma dovuta al fisco, ricorrendo anche a un piano di rateizzazione qualora ve ne sia necessità. Anche per quanto riguarda la rateizzazione si può inoltrare domanda direttamente sul sito AdE.
Essa potrà avvenire in un massimo di 18 rate consecutive, ma le prime due dovranno rispettare alcuni parametri. Innanzitutto dovranno andare a coprire almeno il 10% della somma dovuta. In secondo luogo dovranno essere versate rispettivamente entro il 31 giugno e il 30 novembre 2023.