Bonus Renzi, la nuova Irpef in vigore dallo scorso anno ha cambiato le regole per ottenere le agevolazioni
Nel 2022 è entrata in vigore la riforma dell’Irpef voluta dal governo guidato da Mario Draghi. Prevede la cancellazione di un’aliquota che da cinque sono diventate quattro.
La conseguenza è anche alcuni cittadini, in base al proprio reddito, cambiando aliquota possono usufruire di alcuni bonus o detrazioni ai quali prima non avevano accesso. Altri, al contrario, sono stati esclusi.
Proprio negli ultimi anni i governo che si sono susseguiti a Palazzo Chigi hanno realizzato vari bonus e agevolazioni, per fronteggiare la crisi pandemica prima e quella energetica poi.
Bonus Renzi Nuova Irpef: cosa cambia
Tra i vari bonus c’è quello cosiddetto Renzi che dallo scorso anno riguarda solo i contribuenti con redditi da lavoro dipendente o assimilato compresi tra 8.174 e 15mila euro. Un bonus che viene erogato direttamente in busta paga.
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Hanno diritto ad avere i bonus anche ai contribuenti con redditi tra i 15mila e i 28mila euro, però solo se la somma delle detrazioni per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022 è oltre all’imposta lorda.
Infatti molti lavoratori che rientrano in questa fascia hanno visto sparire la voce del bonus Irpef dalla busta paga per la questione dell’imposta lorda. È però possibile recuperare il bonus Renzi perso attraverso un modo. È sufficiente fare la dichiarazione dei redditi 2023. Entro la fine di aprile l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione il modello 730 utile all’adempimento della pratica, in versione precompilata.
Molti contribuenti stanno già provvedendo al recupero della documentazione necessaria per presentare la dichiarazione. Prima si presenta, prima si riceveranno i rimborsi spettanti.
Ricordiamo che la dichiarazione riguarda sempre l’anno precedente. Quindi per quest’anno bisogna mostrare quanto guadagnato dal 1 gennaio 2022. In questo modo si potrà poi fare il calcolo del rimborso spettante del bonus Renzi, in base alle spese sostenute rientranti negli articoli 12 e 13 del Tuir. Comprendono, tra le altre, i mutui, le spese sanitarie e i lavori svolti in casa.
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Prima di raccogliere tutti i documenti indispensabili per la dichiarazione (in primis il Cud dal proprio datore di lavoro), si consiglia di prendere informazioni per sapere quali sono tutte le carte necessarie.
