Una proposta di legge del deputato del Terzo Polo Luigi Marattin vorrebbe l’abolizione di alcune tasse per la scuola e l’università.
La proposta di legge presentata dal deputato del Terzo Polo Luigi Marattin potrebbe diventare effettiva a partire dal primo gennaio 2024. Si tratterebbe di abolire alcune micro tasse relative a scuola, università e imposte erariali, al fine di semplificare l’iter burocratico per i cittadini. Come ha sottolineato il deputato, inoltre, queste micro imposte fruttano alle casse dello Stato lo 0,01% delle entrate.
Tanto che Marattin si è spinto a dichiarare che costa di più mantenerle attive e riscuoterle che decidere di abolirle direttamente. Ciononostante, per finanziare la manovra servirebbero circa 330 milioni di euro, da reperire sul fondo previsto per far fronte alle esigenze indifferibili emerse nel costo della gestione.
Nella proposta di legge presentata, che ha visto la collaborazione anche di Matteo Richetti, sono riportate tutte le tasse che si propone di abolire, nonché l’impatto economico effettivo che esse hanno sui fondi dello Stato. La proposta di abolizione delle tasse riguarda in particolare:
A queste vanno ad aggiungersi anche alcune tasse relative al leasing e alle concessioni per l’uso dei beni del demanio. Alcuni esempi sono i diritti di licenza sull’applicazione di legge che disciplinano le accise e le imposte erariali di consumo; le imposte di registro, ipotecaria e catastale applicate al contratto di locazione finanziaria e l’imposta sulle concessioni statali per l’occupazione e l’uso di beni del demanio.
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Il problema è capire se la nuova maggioranza di centrodestra approverà l’abolizione di queste tasse. La stessa proposta era infatti stata avanzata anche sotto il governo Draghi, ma “la delega fiscale fu affossata nel settembre scorso. Se non fosse stata fermata dal centrodestra, oggi tra le altre cose non avremmo più l’Irap, oltre a non avere più le micro-tasse“, ha dichiarato Marattin a Money.it.