Con l’arrivo della Primavera è previsto un sensibile calo del costo delle bollette di acqua e luce. Ma il merito non è della bella stagione. Anzi, ecco perché
Il 2022 è stato un anno fortemente segnato dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. La notte del 24 febbraio infatti, un anno tra poco, il mondo ha iniziato a trattenere il respiro spostando in avanti le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse.
Una guerra, quella tra Russia e Ucraina che, oltre al drammatico contributo di Vite umane, ha determinato tutta una serie di effetti collaterali. In particolare sulla sfera economia. Il 2022, infatti, doveva essere l’anno della ripresa economica e della ripartenza dopo il biennio della pandemia da coronavirus covid-19. Un biennio che ha letteralmente mangiato quasi 10 punti di PIL, il Prodotto Interno Lordo.
Ma, come detto, la guerra ha acuito la crisi economica innestando, sul corpo già malato dell’economia italiana, il ritorno dell’inflazione ed il volo del prezzo delle materie prime, le benzine alla pompa e le bollette di luce e gas in primo luogo.
Ma per il 2023 cambierà tutto. Stando a quanto comunica l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l‘ARERA, ad inizio marzo saranno stabili e strutturali gli effetti dell’introduzione del Price Cap. Il tetto europeo del prezzo del gas.
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Questo fattore, che ha ridotto di oltre il 35% i prezzi rispetto agli ultimi sei mesi del 2022, si riverserà finalmente anche sulle bollette al consumo. La domanda che molti si pongono però è il perché di questo ritardo considerando che i prezzi sono in discesa da gennaio?
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Il motivo è tecnico. A dicembre 2022 il prezzo al Deutch TTF, il Title Transfer Facility di Amsterdam, il mercato principale del il prezzo del Gas, era di circa 76 euro al Megawattora. Ad agosto 2022 era di oltre 200 euro.
Da gennaio 2023 il prezzo è stabile tra i 65 e di 68 euro. Ma la formazione del prezzo delle bollette non è immediato rispetto alla quotazione di ARERA. Il prezzo in bolletta, infatti, è frutto della media del mese precedente al consumo, pertanto oggi stiamo ancora pagando il costo medio di dicembre 2022. Da marzo 2023 pagheremo una cifra frutto della media tra 65 e 68 euro e la riduzione sarà cosi del 23% sull’ultimo costo e di oltre il 40% rispetto ai dati precedenti.