Conto svuotato dopo sms della banca: la truffa finisce bene in tribunale

Si tratta di un altro presunto caso di raggiro a cui ha dovuto fare i conti stavolta una cassiera di un ipermercato.

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(Adobe) – Bonificobancario.it

Non è di certo la prima volta che capita una cosa del genere, e, purtroppo, così, a occhio e croce, nel corso del tempo, sono state numerose le vittime con cui hanno dovuto farci i conti.

D’altra parte, come spesso e volentieri chi di dove ricordare, è assolutamente bene diffidare di certe comunicazioni, anche se, in apparenza, potrebbero sembrare provenire da un ente conosciuto o un istituto di credito.

Ma, in effetti, è proprio questo il punto. I truffatori, al giorno d’oggi, riescono a camuffare la propria identità, orchestrando dei raggiri davvero molto credibili.

Ecco perché, ancora più che in passato, bisogna tenere gli occhi aperti e non credere a qualsiasi informazione che arriva tramite e-mail o per telefono.

A tal proposito, vediamo, nelle prossime righe, di capire che cosa è successo a una persona di Viterbo che è caduta nella trappola di un ennesimo imbroglione.

Stavolta a finire nel tranello è stata, per la precisione, una cassiera di un ipermercato che ha risposto a una chiamata che proveniva, perlomeno così sembrava, dal numero verde del banca di cui è cliente.

Gli altri dettagli

Il sedicente operatore, quindi, ha invitato la malcapitata in questione ad accedere all’app dell’istituto di credito per evitare che il suo conto venisse bloccato.

Si tratta di una vicenda risalente al 2020. È, per l’appunto, in quello sfortunato periodo, caratterizzato da una pesante crisi sanitaria, che la suddetta si è trovata alle prese con quello che poi è parso un furto.

In particolare, il giorno successivo alla telefona, la donna aveva malauguratamente scoperto che qualcuno aveva effettuato ben due bonifici con il suo codice IBAN a beneficio di due uomini che non conosceva.

Successivamente, quindi, l’utente ha deciso di sporgere denuncia e nel frattempo la banca l’avrebbe risarcita e svolto anche un’indagine interna. Tuttavia, in seguito, è risultato, in qualche modo, che quelle operazioni fatte sul conto erano da considerarsi regolari.

Per questa ragione, quindi, i soldi le sono stati tolti nuovamente dopo circa una trentina di giorni.

Sembra che, però, la vittima non si stia dando per vinta ed è quindi decisa a continuare con la querela.

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Intanto, però, la questione è che i beneficiari dei bonifici, grazie al difensore Remigio Sicilia, sono stati assolti. Per ora, infatti, possono ancora avvalersi della cosiddetta presunzione di innocenza.

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