Il Fisco, anche se avete tutte le buone intenzioni, si potrebbe insospettire se si effettuano erroneamente certe transizioni di denaro.
Al giorno d’oggi, la pratica sicuramente più sicura per inviare o ricevere denaro è quella del bonifico.
In effetti, in questo modo, quando si deve effettuare un pagamento per un qualsiasi servizio o prodotto, il debitore può stare tranquillo, perché viene tutto tracciato e quindi il creditore non potrà tentare di affermare di non aver preso i soldi che gli spettano.
Insomma, è di certo molto più conveniente erogare in tal modo soprattutto una grossa somma di denaro per evitare di incappare in qualche subdolo tranello.
E, d’altra parte, in un periodo storico difficile come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da una profonda crisi economica, va da sé che stare attenti alle proprie finanze risulta ancora più doveroso.
Tuttavia, anche quando si hanno buone intenzioni, si potrebbe fare qualcosa di non intenzionalmente sbagliato, e, per questo motivo, potrebbero persino scattare i controlli del Fisco.
Poniamo, per esempio, il caso in cui un genitore decida, per qualsiasi ragione, di regalare o prestare una certa cifra al figlio.
Gli altri dettagli
Magari, in effetti, un giovane, che non ha una grande disponibilità pecuniaria, potrebbe aver bisogno di farsi aiutare per le rate universitarie oppure per il canone di locazione.
Beh, diciamo che le situazioni possono essere tante e le più disparate. Proprio però anche in tale frangente bisogna essere assolutamente chiari nello specificare il perché si fa un determinato versamento.
Anzitutto, però, si deve sottolineare che non esiste un importo massimo per un bonifico, infatti, non è questo il punto.
I controlli fiscali, invece, potrebbero potenzialmente scattare quando si invia del denaro senza compilare in modo adeguato la causale.
Agenzia delle Entrate, infatti, tende a insospettirsi quando non viene indicato il motivo di una data transizione.
Così, la parola d’ordine, per non incorrere in spiacevoli domande, è proprio la chiarezza. Riprendiamo, allora, il case study di cui abbiamo accennato poc’anzi.
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Un padre, quindi, quando manda del denaro alla sua adorata figliola, nella causale potrebbe scrivere qualcosa come ʻregalo di compleannoʼ.