Carrello vuoto e spesa sempre più insostenibile. La situazione poteva anche essere peggiore ma per tanti il peso è troppo
A gennaio l’inflazione in Italia è calata così come nel resto dei Paesi euro. Ciò significa che i prezzi dei prodotti costeranno di meno? Purtroppo non è così. Secondo l’Istat rispetto a gennaio 2022 gli aumenti sono mediamente del 10,1% e rispetto al mese precedente +0,25.
Detto in altra parole, per il mese da poco passato si è registrato solo un rallentamento dell’aumento dei prezzi che non caleranno. Del resto è sufficiente andare al supermercato o nel negozio sotto casa per rendersi conto che la situazione è la stessa dei mesi scorsi.
L’inflazioni ha avuto nel corso del 2022 un livello così alto che non si vedeva dal 1985. A pesare maggiormente sono state le bollette e dunque i costi energetici che hanno spinto tutti gli altri prodotti.
Carrello vuoto e molti cittadini in difficoltà economica
Secondo le previsioni i costi dovevano essere ancora più alti soprattutto per il gas ma considerando che non è stato un inverno molto lungo salvo le settimane centrali di gennaio, in tanti hanno evitato che la stangata fosse ancora più pesante.
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Il vero problema è che non c’è stato un adeguato aumento dei salari. In alcuni casi, chi ha la fortuna di aver determinati contratti come i dipendenti pubblici, ha avuto la fortuna di ricevere adeguamenti e bonus. Stesso discorso per i pensionati con la rivalutazione. A confronto dell’inflazione, però, gli aumenti sono stati minimi.
Tutto ciò ha causato la situazione che stiamo vivendo. Gli europei stanno affrontando una stagione senza precedenti, almeno per le ultime generazioni.
Anche i risparmi sono a rischio perché l’inflazione erode anche i soldi che mettiamo al riparo nel salvadanaio o sui conti , facendone calare il valore. Nell’ultimo anno abbiamo imparato tanti modi per risparmiare soprattutto nel capo energetico: come cercare di tenere la casa più fresca in estate con 40 e più gradi e come, al contrario, non sprecare il calore d’inverno o consumare meno durante la cottura dei cibi.
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Tutte buone abitudini che dobbiamo mantenere e migliorare sempre più anche quando – si spera il prima possibile – la crisi sarà messa alle spalle.