Tra le manovre previste con la Legge di Bilancio 2023 vi è anche il taglio del cuneo fiscale: l’INPS ha condiviso una circolare che ne chiarisce le condizioni.
L’Italia sta attraversando un periodo di grave crisi economica ed energetica, eppure, tra le tante cattive notizie (pensiamo ad esempio ai rincari sulle bollette, sui carburanti o per l’acquisto di beni alimentari) ne arriva anche qualcuna un po’ più piacevole. In questo caso si parla del taglio del cuneo fiscale. Previsto con la Legge di Bilancio 2023 del nuovo governo in carica guidato da Giorgia Meloni.
E proprio in merito a questo taglio fiscale l’INPS ha condiviso una circolare utile a chiarire le condizioni e i requisiti per beneficiare della manovra finanziaria. Con il taglio del cuneo fiscale i lavoratori dipendenti pubblici e privati che guadagnano fino a 35mila euro l’anno potranno beneficiare di un parziale esonero contributivo.
Taglio del cuneo fiscale: a trarne più vantaggio i lavoratori con reddito fino a 25mila euro
Nello specifico si tratterà di un taglio sulle tasse pari al 2% per i redditi entro i 35mila euro, che sale al 3% per i lavoratori con redditi fino a 25mila. La quota di contribuzione sulla quale si andrà ad agire, oggi pari al 9,19%, scenderà dunque al 7,19 o al 6,19% in base alla condizione reddituale del lavoratore.
Tale agevolazione, disciplinata dall’articolo 1, comma 281 della Legge di Bilancio 2023, si applicherà dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Ma cosa succederà a livello pratico? Meno tasse comporteranno un aumento di stipendio più o meno lieve per i lavoratori pubblici e privati, fatta esclusione per quelli che esercitano lavori domestici.
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Con qualche esempio numerico sarà più facile farsi un’idea delle conseguenze del taglio del cuneo fiscale. Ipotizziamo ad esempio uno stipendio di 1.900 euro, con il quale si rientrerebbe nella soglia annuale di 25mila euro e quindi nel taglio fiscale del 3%. Una retribuzione di questo tipo vedrebbe un aumento mensile di 57 euro lordi, vale a dire 38 euro netti. Moltiplicati per 12 mensilità, i 38 euro netti corrisponderebbero a un aumento di stipendio annuale di 456 euro.