Straccia Bollo Auto, è possibile rimediare al debito senza pagare sanzioni o altre penali: a chi è rivolta la norma
Chi per molto tempo non ha pagato, infischiandosene delle regole a dispetto di chi invece le ha sempre rispettato, adesso può rimediare. Il bollo auto è una delle tasse più odiate perché legate al possesso del mezzo e non dell’utilizzo.
Ciò la rende una delle imposte più evase d’Italia. Vediamo più dettagliatamente cosa dice la legge dello stralcio e chi può usufruirne.
La legge regionale della Sicilia datata 16 agosto 2023, all’articolo 28, proroga la cosiddetta Straccia bollo proposta dall’assessorato regionale dell’Economia e votata dall’Assemblea regionale a dicembre scorso.
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Una regola con la quale si prosegue il risanamento finanziario della Regione, ha detto il presidente Renato Schifani, e che allo stesso momento dà “seguito a una visione finalmente dialogante del rapporto fra cittadini e fiscalità locale”.
Una regolarizzazione grazie alla quella la regione ha registrato negli ultimi tre mesi del 2022 un aumento delle entrate di oltre oltre il 200% rispetto all’anno precedente, ha ricordato Marco Falcone, Assessore all’Economia.
Un recupero di risorse ottenuto senza mettere in particolare difficoltà i cittadini eliminando sanzioni e altre maggiorazioni. Una favore insomma dove ci guadagnano entrambe le parti in causa. Chi aveva debiti non ha pagato eccessivamente in un periodo di forte inflazione mentre l’ente è riuscita a ottenere parte delle somme spettanti.
Ma chi può usufruire della cosiddetta Straccia bollo? L’agevolazione riguarda le posizioni debitorie già iscritte a ruolo per gli anni che vanno dal 2016 al 2019 e le posizioni debitorie della tassa automobilistica regionale per gli anni di imposta 2020 e 2021.
L’acceso al beneficio è consentito anche per chi vuole chiedere la rateizzazione del debito superiore ai 2mila euro per anno di imposta per il medesimo periodo 2016-2019.
Ma cosa bisogna fare per poter usufruire della sanatoria? È stato attivato dalla Regione presso le delegazioni Aci e le agenzie di pratiche auto autorizzate in tutte le province della Regione.
Basterà effettuare entro il 28 febbraio 2023 il pagamento esclusivamente presso tali sedi, dunque senza presentare domanda, specificando la targa del veicolo e l’anno di imposta da regolarizzare.
Sanatorie del genere solitamente non piacciono a chi paga con regolarità rispettando i tempi previsti della legge. Molti, infatti, pensano che dunque è meglio non farlo in attesa di un provvedimento del genere.
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Il problema è che chi deve avere i tributi, Stato, Comune o Regione che sia, preferisce procedere in questo modo perché osta di meno: riesce a ottenere anche solo in parte i soldi che deve ricevere senza impiegare troppe risorse per scovare tutti gli evasori.