Buste paga, da febbraio importi diversi e una sorpresa per i lavoratori dipendenti grazie alla legge di bilancio
A febbraio arriva una sorpresa per le buste paga. Infatti, il nuovo anno parte non solo all’insegna dell’inflazione che rallenta ma continua ad essere ancora consistente. Il caro carburanti non aiuta in tal senso a frenare gli aumenti generalizzati dei prezzi. Tuttavia, per chi percepisce la busta paga c’è una novità.
Infatti, a partire da febbraio gli stipendi saranno più alti anche se di poco. E’ l’effetto della proroga del taglio del cuneo fiscale sulle buste paga che ne aumenta il netto. Infatti, il governo Meloni ha prorogato al 2023 il taglio del 2 per cento del cuneo fiscale fino ai redditi che toccano 35.000 euro annui.
Stipendi più alti a febbraio, i motivi
Inoltre, per coloro che guadagnano fino a 25.000 euro annui è stato aggiunto un altro 1 per cento per un totale di 3 per cento di taglio del cuneo fiscale che i lavoratori si ritroveranno in più a partire dagli stipendi di febbraio. La legge di bilancio iniziale prevedeva il taglio del 3 per cento del cuneo fiscale con aumento del netto in busta paga corrispondente per redditi lordi annui fino a 20.000 euro.
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Successivamente è stato alzato poi a 25.000 euro lordi annui includendo altre persone. Andando in termini pratici gli aumenti non sono molto alti. Coloro che guadagnano 10.000 euro all’anno si vedranno poco più di 18 euro in busta paga per ogni mese. I lavoratori che guadagnano 25.000 euro lordi annui avranno un aumento in busta paga netto di circa 41 euro.
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Più basso l’aumento per coloro che guadagnano invece 35.000 euro annui di reddito i quali avranno un incremento dello stipendio di poco più di 30 euro mensili. Aumenti che privilegiano maggiormente i redditi medi. Infatti sono i lavoratori che guadagnano intorno ai 25.000 euro a incassare l’incremento maggiore che, come anticipato, supera di poco i 40 euro circa al mese. Al cospetto degli aumenti dei carburanti dovuti al ripristino delle accise ordinarie non è tanto.