INPS, anticipo Tfr e Tfs: cosa c’è da sapere sulla possibilità di usufruire prima della prestazione. I dettagli
Per chi vuole chiedere l’anticipo del Tfr/Tfs all’Inps, oggi può farlo. È possibile avanzare la domanda dal 1 febbraio e bisogna farlo il prima possibile poiché i fondi sono pochi e le istanze, al contrario, molte.
Possono accedere a questa possibilità i dipendenti pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. L’Istituto di Previdenza si sostituirà alle banche nell’anticipare la prestazione con un tasso di interesse davvero molto conveniente: 1% e una ritenuta dello 0,5%.
Il decreto 4/2019 ha introdotto il Tfs anticipato con tasso agevolato concesso dalle banche. Facendo riferimento al rendistato, in questo periodo il tasso non è molto agevolato.
LEGGI ANCHE: Pensioni, aumenti non per tutti: per qualcuno brutte notizie
Il Fondo Credito, ai quali iscritti è concessa questa possibilità, offre vari benefici dai mutui al welfare alla formazione. I soldi a disposizione sono però solo 300 milioni di euro. Ciò significa che si possono soddisfare solo 10mila domande.
Per avere idea di quanto sia poca la disponibilità, basta ricordare un numero: nel 2021 sono state liquidate 172mila pensioni dalla Gestione dipendenti pubblici. Le richieste saranno accolte in ordine cronologico fino a quando le risorse non saranno esaurite. Per questo bisogna fare presto e non attendere il termine ultimo, ossia il 31 agosto 2023.
La richiesta può essere fatta anche se non è l’Inps che deve erogare il trattamento. In questo caso bisogna allegare alla domanda anche la certificazione Tfs ottenuta dall’Ente competente, dove deve essere indicato l’importo disponibile e le date di esigibilità.
Altre informazioni fondamentali sono l’importo della buonuscita e se il Tfs verrà corrisposto in seguito a pensionamento. In alternativa, dopo la cessazione del servizio senza diritto a pensione e nuovo impiego con iscrizione a Gestione unitaria.
LEGGI ANCHE: “Fedez escluso da Sanremo”, lui aveva accusato di truffa: arriva la risposta
Alla domanda ovviamente seguiranno dei controlli e verrà inviata ak richiedente una comunicazione con la bozza di proposta contrattuale da presentare all’Inps. Entro 30 giorni si potrà inviare la proposta accedendo alla propria area personale MyInps. Ci saranno altri nuovi controlli da parte dell’Istituto fino al sì definitivo o meno dell’ente erogatore.