Probabilmente, a questo punto, il famoso colosso californiano ha deciso finalmente di prendere dei provvedimenti.
Al giorno d’oggi, rispetto a quello che succedeva in passato, possiamo certo affermare di avere a portata di mano molte informazioni che prima non potevamo permetterci.
Che dire, i cosiddetti nativi digitali, di certo, non si accorgono della differenza proprio per il fatto che non hanno vissuto nemmeno per un momento l’epoca senza internet.
Tuttavia, al contrario, i giovani adulti, anche chi non si può sicuramente sentire anziano, ha provato anche quel periodo in cui, per esempio, l’unico modo per guardarsi un film era accendere i tradizionali canali televisivi o, se non altro, andare al cinema.
Da una manciata di anni a questa parte, così, hanno sempre preso più piede le piattaforme streaming che, a seguito di un pagamento, alcune volte persino esiguo, permettono di avere accesso a migliaia di titoli di varia natura, dalle pellicole, all’intrattenimento, fino ad arrivare allo sport.
Beh, ciò ha assolutamente modificato le nostre abitudini, viziandoci con una marea di possibilità, tra prodotti datati a quelli più recenti.
Non è la sede, però, questa per elencare le svariate opzioni a disposizione, ma, come da titolo, vorremmo soffermarci su una modifica che forse potrebbe far storcere il naso agli aficionados di Netflix, uno dei più popolari servizi di tal genere.
La nuova strategia di Netflix
In particolare, secondo fonti autorevoli, la famosa società statunitense starebbe seriamente pensando di farla finita con la condivisione degli account.
In pratica, al momento, un utente, quando ne ha voglia, può elargire la propria password anche a persone che non appartengono al suo nucleo familiare.
Non è la prima volta che probabilmente i vertici del colosso californiano discutono di questo argomento, fatto sta che, forse, visto qualche calo di abbonati, sembra che ora non si possa più chiudere un occhio.
Insomma, non è ancora del tutto certo, ma potrebbe accadere che Netflix, prima o poi, decida di far pagare un sovrapprezzo a coloro che, per l’appunto, condividono l’account.
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Una strategia, quindi, che dovrebbe disincentivare tale pratica e invogliare altri nuovi clienti a iscriversi.
