Tra i bonus messi a disposizione dal governo ve ne sono alcuni dedicati alle famiglie con neonati, ad esempio il nuovo incentivo da 400 euro.
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha introdotto una serie di misure a sostegno economico delle famiglie con figli a carico. Un esempio è il taglio dell’Iva su alcuni prodotti per l’infanzia o igiene femminile, oggi fissata al 5%. Un’altra delle agevolazioni previste è invece il bonus per il latte artificiale, dedicato alle mamme di neonati che hanno problemi con l’allattamento al seno e devono dunque ricorrere all’uso di latte artificiale per nutrire il piccolo.
Il contributo sarà pari a un massimo di 400 euro a neonato per il 2023 e prevederà una serie di requisiti da rispettare. Si tratterà dunque di un contributo sulla falsa riga di quello da 70 euro che l’ASL eroga in casi simili, fino a un massimo di 6 mesi di età del bambino. Il bonus da 400 euro, conferito su base comunale, si potrà richiedere fino al 15 febbraio. A patto che si rientri in una certa soglia di reddito ISEE.
Bonus latte artificiale da 400 euro: quali sono i requisiti per richiederlo?
Tutte le donne che possano presentare certificazione medica di impossibilità di allattamento al seno potranno fare richiesta del bonus latte artificiale da 400 euro. Alcuni esempi di patologie compatibili con la richiesta del bonus sono:
- infezione da HTLV1 e 2;
- sindrome di Sheehan;
- alattogenesi ereditaria;
- ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare);
- ipogalattia;
- agalattia;
- e, ovviamente, mastectomia bilaterale.
Anche nel caso di morte della madre si potrà richiedere il bonus e a beneficiarne sarà il padre del bambino o suo tutore legale. Il contributo avverrà sotto forma forma di rimborso delle spese effettuate per i nati tra il 1°gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022, entro e non oltre i 6 mesi di vita del bambino.
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Infine il requisito di reddito da rispettare: per fare richiesta del bonus in oggetto si dovrà presentare la propria certificazione ISEE relativa all’anno 2021. Essa non dovrà superare i 30mila euro, pena l’impossibilità di ricevere il contributo comunale, erogato in particolare nei comuni di Gorgonzola e Peschiera Borromeo.