Tra le manovre portate avanti dal governo vi è anche quella della rottamazione delle cartelle esattoriali quater. Ma come si può ottenerla anche senza Spid?
Ormai è informazione diffusa che il governo stia attuando un piano fiscale di rottamazione di tutte le cartelle esattoriali di valore inferiore a 1.000 euro e relative al periodo 2000 – 2015. Tale agevolazione si può richiedere direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate che, dopo le dovute verifiche, provvederà a comunicare al debitore l’esito della sua domanda.
Sul sito dell’AdE è già aperta una sezione ove poter compilare tutta la modulistica necessaria per poter usufruire della rottamazione quater. La domanda potrà essere inoltrata secondo due modalità: con identificazione tramite Spid o CIE, oppure con accesso libero, vale a dire senza Spid o qualsiasi altro tipo di identità digitale.
Rottamazione cartelle esattoriali quater: è possibile richiederla anche senza Spid
Tale opzione è stata messa a disposizione dei cittadini senza Spid che si troverebbero ad affrontare un lungo processo di verifica dell’identità prima di inoltrare la propria richiesta di rottamazione cartelle. Se da una parte, dunque, va ad ampliare il bacino di utenti che possono fare domanda di rottamazione sul sito, dall’altra prevede di allegare alcuni documenti necessari.
In particolare, assieme al form compilato sul sito dell’AdE, si dovranno allegare:
- un documento di riconoscimento;
- il numero della cartella di pagamento oggetto della sanatoria (si può fare domanda anche per più di una cartella);
- un indirizzo email che il fisco potrà usare per comunicare con il richiedente e trasmettere anche l’esito della richiesta in oggetto.
Proprio all’indirizzo fornito in fase di adesione l’agenzia invierà le varie comunicazioni relative alla sanatoria. Il termine ultimo per inoltrare la propria domanda è fissato al 30 aprile, mentre per il 30 giugno 2023 è prevista la risposta definitiva dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso di esito positivo le cartelle relative al periodo 2000 – 2015 verranno considerate sanate.
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In caso contrario si dovrà comunque procedere a saldare il debito col fisco. Per farlo l’AdE mette a disposizione anche un servizio di rateizzazione, da richiedere sempre tramite il loro sito. Si potrà sanare il proprio debito con il fisco con un massimo di 18 rate, da suddividere di qui al 2027.