Multa da 450 euro: è il provvedimento del Comune e ora si attende il via libero definitivo da parte del Consiglio
Fermarsi con le prostitute costa. Non tanto la “tariffa” praticata in cambio della prestazione sessuale, si paga a prescindere perché si infrange una regola comunale.
Montesilvano, in provincia di Pescara, nei giorni scorsi ha fatto parlare di sé per lo spiacente episodio di rapina in casa con vittima membri della famiglia De Cecco del noto pastificio. Ora si parla invece della nuova normativa che va a confermare una precedente.
Non è previsto solo il divieto di chiedere prestazioni sessuali in cambio di denaro ma anche di intrattenersi per chiedere informazioni. È chiaro che in certi orari non si effettua una fermata con l’auto per chiedere a una lucciola sul marciapiede la direzione per raggiungere determinata strada, ma la norma proibisce anche questo.
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In pratica è vietato proprio fermarsi, anche se non si è cliente: pena una multa da 450 euro.
Il Messaggero riporta le parole di Marco Forconi, consigliere comunale. Ha spiegato che la cifra della multa era stata deliberata nel 2017 e che adesso l’attuale amministrazione l’ha mantenuta invariata. “Senza aspettare l’ordinanza anti-prostituzione del sindaco (che ha valenza limitata nel tempo), abbiamo reso la stessa permanente”. Dunque non c’è limite di tempo, le Polizia locale e le altre forze potranno intervenire in qualsiasi giorno dell’anno.
Attenzione quindi a fermarsi lungo il tratto della riviera (ovviamente a parte negli appositi stalli dove la sosta è consentita). Vietato anche appartarsi in parcheggi e zone del retro pineta.
La commissione statuto di Montesilvano non è la prima in Italia che adotta una norma del genere. Già altre città hanno messo nero su bianco provvedimenti simili come Verona che ha tolleranza zero in tal senso.
Per poter attuare la norma ovviamente c’è bisogno di maggiore controllo e ciò sarà possibile alle nuove assunzioni nell’organico della polizia locale. Le verifiche saranno particolari nel periodo estivo dopo le ore 22.00 con l’ausilio dei carabinieri.
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Ora c’è bisogno del via libera da parte del Consiglio Comunale. Ma perché questo provvedimento? Per dare un’immagine diversa della città soprattutto in estate perché il fenomeno della prostituzione nuoce alle attività turistiche della zona.