Con la rottamazione cartelle quater il governo vuole cancellare i debiti con il fisco fino a 1.000 euro e risalenti al 2000 – 2015.
Il governo guidato da Giorgia Meloni e insediatosi in parlamento a fine 2022 sta lavorando alla manovra di bilancio. Tenendo conto di numerosi intoppi e difficoltà, tra le tante proposte ancora in fase di lavorazione, ad esempio quella delle fasce contributive Irpef oppure quella pensionistica con Opzione Donna, ve ne è una che è stata decisa ed è attualmente in fase di avanzamento.
Si tratta della rottamazione delle cartelle esattoriali quater, con cui sarà possibile cancellare i propri debiti col fisco per cifre fino a 1.000 euro e relativi al periodo che va dal 2000 al 2015. Di questi debiti faranno parte anche quelli già previsti in precedenti rottamazioni che risultano ormai decadute per mancati pagamenti.
Rottamazione cartelle quater: addio ai debiti col fisco
Per poter accedere a questa agevolazione bisognerà inoltrare la propria richiesta direttamente all’Agenzia delle Entrate, che provvederà a lavorare la domanda e comunicarne l’esito al richiedente. Sul sito dell’AdE è già a disposizione dei cittadini la documentazione da compilare, sia tramite autenticazione Spid o CIE, sia con accesso libero.
Nel primo caso tutta la parte relativa ai documenti di riconoscimento è automaticamente snellita, in quanto con Spid la propria identità è automaticamente verificata. Nel secondo caso bisognerà invece prestare attenzione ad allegare i documenti giusti. Per non rischiare che la domanda presentata per se stessi o per terzi (ad esempio una società) non venga accolta.
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Tutti coloro che non rientrano nei requisiti per la rottamazione potranno comunque chiedere al fisco un piano di rateizzazione per i propri debiti. Essa potrà avvenire in un massimo di 18 rate, da suddividere in 4 anni, dal 2023 al 2027. Le prime due rate dovranno saldare almeno il 10% del debito e essere versate entro il 31 luglio e 30 novembre 2023.
Infine ricordiamo che i tempi per presentare le proprie richieste al fisco, di qualsiasi natura esse siano, sono fissati al 30 aprile 2023. Una volta ottenuto responso positivo alla propria richiesta l’Agenzia delle Entrate prevede estrema precisione nei pagamenti, pena il decadimento del piano agevolato o di rateizzazione proposto dall’agenzia stessa.