Si tratta di una buona opportunità per tutti coloro che stanno ancora sostenendo varie spese per il mobilio.
Se si possiede una casa di proprietà e, peraltro, si ha bisogno di arredarla, allora, sarebbe meglio non farsi sfuggire un incentivo interessante.
In effetti, lo sappiamo bene, di questi tempi la parola d’ordine è diventata un po’ per tutti
ʻrisparmioʼ, e, proprio per questo motivo, risulta necessario perlomeno usufruire di alcune agevolazioni che sono state istituite dal Governo.
Forse, però, con il sopraggiungere del nuovo esecutivo di centrodestra, capitanato da Giorgia Meloni, qualcuno potrebbe non avere esattamente chiaro se ci sono stati dei cambiamenti riguardo a dei contributi.
In effetti, se vogliamo, qualche modifica c’è stata per determinati sostegni pecuniari. Uno tra tutti, per esempio, è di certo il chiacchieratissimo Reddito di Cittadinanza.
Tuttavia, come da titolo, nelle prossime righe vorremmo, invece, soffermarci sul cosiddetto Bonus mobili e cercare di farvi comprendere, in maniera più precisa, le sue caratteristiche principali.
In particolare, bisogna ricordare che, in seguito agli aggiornamenti da parte di Agenzia delle Entrate, è possibile godere della detrazione Irpef pari al 50 per cento per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati a un’abitazione a cui vengono effettuati interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Gli altri dettagli
Nella fattispecie, rientrano in questo insieme, in soldoni, la manutenzione, il restauro e la ristrutturazione. Così, la spesa massima in tale frangente nell’anno appena passato era di 10 mila euro, in quello in corso di 8 mila euro e nel 2024 sarà di 5 mila euro.
Naturalmente, quindi, per ottenere la detrazione in questione è doveroso riportare nella dichiarazione dei redditi proprio le spese che sono state fatte in questo senso.
In realtà, rientrano svariati pezzi di arredamento, come, per citarne qualcuno, armadi, letti, divani, sedie, e altro ancora. Ma, come si è accennato in precedenza, anche grandi elettrodomestici.
In questo ultimo caso, però, bisogna tenere conto della classe energetica. Così, per il forno deve essere la A, per la lavatrice e la lavastoviglie la E, per il frigorifero la F.
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Infine, attenzione a conservare alcuni documenti importanti, quali l’attestazione del pagamento e la fattura di acquisti dei vari prodotti.