Pensioni e rivalutazione, quanto cale l’aumento previsto per legge nei prossimi mesi? Tutte le percentuali
Dalla fine del 2022 si parla tanto di rivalutazione delle pensioni. È il sistema della cosiddetta perequazione. In pratica le indennità mensili aumentano in base all’inflazione che da oltre un anno sta mettendo a dura prova gli italiani.
Per legge con l’aumento del caro-vita, devono essere maggiori anche le pensioni. Certamente una buona notizia, ma di quali cifre parliamo? Molte sono le critiche perché si ritengono le maggiorazioni troppo basse.
Pensioni, i numeri della rivalutazione
Con un decreto di novembre scorso il governo ha messo sul cedolino il 2% in più. La rivalutazione totale è pari al 7,3%. Ciò significa che chi a gennaio ha goduto della rivalutazione totale, ha ottenuto la restante parte dopo il 2%.
Il 22 dicembre l’Inps, con la circolare numero 135, ha spiegato nei dettagli le percentuali delle maggiorazioni in base all’inflazione. In quel giorno la Legge di Bilancio 2023 ancora non era stata approvata. Con il suo via libera si ha avuto la certezza che ad aumentare sono gli importi dei titolari delle pensioni minime con almeno 75 anni. Da 625 euro si passa a 700 euro.
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Come detto il mese scorso sono state pagate le pensioni rivalutate al massimo, dunque al 7,3%. Parliamo delle pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo, dunque per chi ogni mese non ottiene più d 2.101,52 euro.
Rivalutazione all’85% dell’inflazione per le pensioni fino a cinque volte il trattamento minimo, 2.627 euro lordi, e al 53% per quelle fino a sei volte il trattamento minimo, 3.152,28 euro lordi. Aumento del 47% per chi arriva a otto volte (4.203 euro lordi) il minimo e al 37% per le pensioni fino a dieci volte il minimo (5.253,38 euro lordi).
In pratica più è alta la pensione, meno aumenti ci saranno. Infine il sesto e ultimo scaglio, il 32% per chi ha pensioni oltre 10 volte il trattamento minimo, dunque più di 5.253,38 euro lordi.
Gli aumenti effettivi
Ma in soldoni, di quanto parliamo? Il calcolo da fare è moltiplicare l’importo totale per la percentuale corrispondente alla propria fascia. Per tale motivo molti parlano di beffa perché gli aumenti non sono alti. Per pensioni di 1.050 euro lordi ci sarà più 76 euro circa.
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142 euro per chi ha massimo 2.300 lordi e circa 110 euro per le pensioni che non superano i 2.900 euro. Per pensioni di 3.700 euro lordi è previsto un aumento di 126 euro e per quelle da 4.700 euro lordi, invece, circa 126 euro. Infine 122 euro per chi ogni mese ha un’indennità di 5.254 euro.