La manovra fiscale del governo ha introdotto una serie di bonus a supporto dei cittadini, ad esempio quello sulla busta paga e sulla pensione.
In tempo di crisi economica ed energetica una delle priorità del governo guidato da Giorgia Meloni è sicuramente quella di supportare le famiglie in difficoltà economica. Per farlo si sta varando una serie di bonus, da spendere ad esempio in bollette, beni alimentari e di prima necessità. Oppure per l’acquisto agevolato di beni e prodotti. La riforma fiscale proposta dal governo, inoltre, prevede di agire anche sulle fasce contributive al fine di eliminare il cosiddetto cuneo fiscale.
L’idea è quella di modificare le fasce contributive. Portandole dalle 4 attuali a 3 e accorpando seconda e terza in un’unica maxi fascia di reddito da tassare al 27%. Ma perché stiamo facendo riferimento alle fasce reddituali? Perché previsto nella manovra di bilancio vi è anche un bonus da 80 euro che finirà in busta paga e sulla pensione dei cittadini aventi i requisiti necessari.
Tali contributi, dunque, deriveranno proprio dalla modifica delle aliquote Irpef relative al pagamento delle tasse sui redditi. A tal proposito, però, è importante ricordare che quella del bonus in busta paga e sulle pensioni è ancora una proposta in fase di studio da parte del nuovo esecutivo e che non ci sono ancora informazioni ufficiali al riguardo.
Il problema è sempre lo stesso: dove trovare i fondi per attuare le misure proposte dal governo? Data la crisi energetica e l’aumento dei prezzi, infatti, la priorità è dedicare fondi a calmierare i costi dell’energia contro il caro-bollette. Tra le altre proposte da portare avanti vi sono poi quelle relative ai pensionamenti, ad esempio Quota 103, Opzione Donna o aumento della pensione minima.
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Con la riforma delle fasce di reddito si spera di agevolare i detentori di redditi fino a 50mila euro. In particolare con:
Rispetto alla situazione attuale, i redditi fino a 50mila euro potranno beneficiare di un contributo Irpef agevolato al 27% e non più al 35%.