Nuovo Buono Spesa, non solo alimentare i prodotti per l’igiene di prima necessità ma anche acquisti in farmacia: come funziona e dove
Appena sono terminate le festività natalizie molti cittadini hanno già provveduto – o lo stanno facendo in queste ore – a realizzare l’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Visti i tanti bonus messi a disposizione direttamente dal governo o attraverso i Comuni, anche chi solitamente negli scorsi anni non ha mai fatto l’Isee, negli ultimi mesi ha cambiato idea.
È infatti indispensabile per ottenere le agevolazioni. Basti pensare all’Assegno Unico e Universale: non è obbligatorio allegarlo ma chi non lo fa – e non ha una situazione economica oltre i 40mila euro – riceve in automatico il minimo, ossia 50 euro al mese.
Buono Spesa: come funziona
Un esempio di iniziativa locale è del Comune di Monreale, nel Palermitano. L’Area Promozione Sociale e territoriale ha fatto sapere che dalla giornata del 19 gennaio è possibile presentare la domanda per i Buoni Spesa destinati alle famiglie maggiormente bisognose.
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È rivolta anche ai monocomponenti, residenti nel territorio comunale, in possesso dell’Isee sia ordinario che corrente. La domanda non potranno presentarla i cittadini che hanno già fatto richiesta per il precedente bando scaduto il 21 settembre 2022.
La scadenza
Per l’attuale agevolazione l’istanza deve essere presentata da un solo componente del nucleo familiare. Il termine ultimo è fissato il 17 febbraio 2023, alle ore 12.00. Bisogna utilizzare la piattaforma del sito istituzione del Comune e cercare nell’apposita sezione Misure di sostegno per emergenza socio-assistenziale da Covid-19.
Anche a chi crede di avere un importo Isee alto, si consiglia comunque di presentare la documentazione necessaria per realizzarlo. La stagione politica dal Covid in poi la si può definire “dei bonus” perché sono state create tantissime agevolazioni.
L’utilità dell’Isee
Non c’è limite di tempo, l’Isee può essere realizzato in qualsiasi giorno ed è valido fino al 15 gennaio dell’anno successivo (chi lo fa nel 2023, fino al 15 gennaio 2024). Non costa nulla e non è escluso che nuove leggi possano essere approvate grazie alle quali rientrino nelle agevolazioni anche i cittadini con Isee più alti.
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La tendenza è di allargare la platea dei beneficiari. Un esempio è quanto prevede la Legge di Bilancio 2023. Prima per il cosiddetto Bonus Sociale (lo sconto automatico in bolletta di luce e gas), bisognava avere un Isee di massimo 12mila euro: da quest’anno rientra anche chi arriva a 15mila euro.