Cosa fare se arriva una raccomandata con codice 6951

Cos’è una raccomandata con codice 6951? Si tratta di una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, quindi è bene ritirarla subito.

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(Adobe – bonificobancario.it)

Molto spesso quando si riceve una raccomandata possiamo risalire al contenuto della lettera ancora prima di aprirla. Per farlo è necessario fare riferimento al codice della raccomandata stessa, segnato sull’avviso di giacenza lasciato dal postino nel caso non ci trovassimo in casa al momento della consegna.

Prendiamo ad esempio il caso del codice 6951: si tratta di un codice che identifica una raccomandata da parte dell’Agenzia delle Entrate, che quindi sarà bene andare a recuperare entro il termine di 30 giorni previsto dalla Legge. Trascorsi 30 giorni, infatti, la raccomandata verrà riconsegnata al mittente, ma si parlerà di compiuta giacenza. Questa dicitura indica che la raccomandata si potrà ritenere perfezionata, come se il destinatario della stessa avesse preso contezza del suo contenuto.

Raccomandata con codice 6951: potrebbe essere il fisco che comunica la rottamazione delle cartelle esattoriali

Ma torniamo al codice 6951: trattandosi di una comunicazione da parte del fisco non necessariamente si tratterà di una cattiva notizia. Soprattutto ora che con la nuova manovra finanziaria il governo ha deciso per la rottamazione di alcune cartelle esattoriali. In particolare i debiti risalenti al periodo 2000 – 2015 di un valore entro i 1.000 euro potranno considerarsi sanati entro il 31 marzo 2023.

Per poter usufruire di questa agevolazione, però, bisognerà rispettare delle scadenze precise. Per questa ragione è bene ritirare al più presto la raccomandata dell’Agenzia delle Entrate, nel caso vi si faccia riferimento proprio a questa eventualità. Le domande dovranno pervenire entro il 30 aprile 2023.

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Da qui, entro il 30 giugno l’AdE comunicherà al debitore i debiti rispetto ai quali è stato ammesso alla sanatoria; con la “comunicazione delle somme dovute”, il contribuente riceverà anche i bollettini di pagamento. Sarà inoltre possibile rateizzare il proprio debito in un massimo di 18 rate.

La prima e la seconda rata dovranno corrispondere a un valore di almeno il 10% del debito e dovranno essere versate rispettivamente entro il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le residue 16 rate di 18 devono essere versate nei 4 anni successivi, alle seguenti scadenze: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.

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