Bisogna prestare particolarmente attenzione quando si tratta di sanzioni amministrative. Ecco un motivo che forse non sapevi.
Quando si è al volante, naturalmente, bisogna sempre stare molto attenti, perché basta una piccola distrazione a causare un enorme danno.
Insomma, c’è chi è più portare a guidare e chi meno, ma, fatto sta che si tratta di una pratica che potenzialmente può essere alla portata di quasi tutti, a meno che, purtroppo, non si sia portatori di un qualche handicap.
E, lo sappiamo, ogni regola che è riportata nel Codice della Strada va assolutamente rispettata per fare in modo di garantire il più possibile la sicurezza tra gli altri automobilisti e i pedoni.
In effetti, però, nella pratica, nel corso del tempo si sono verificati svariati sinistri, alcuni persino fatali, e spesso, proprio per aver disatteso alle norme. Uno dei casi più frequenti, per esempio, è quello del superamento del limite di velocità.
Ma, a dire la verità, ci sono altri numerosi motivi per cui un guidatore può essere passibile di multa. Queste sanzioni, talvolta persino decisamente salate, dovrebbero perlomeno avere la funzione di monito, per non ripetere in seguito lo stesso errore.
Comunque sia, proprio come avviene per qualsiasi obbligo di pagamento, come, per dirne un paio, l’assicurazione e il Bollo Auto, anche quando malauguratamente si prende una multa bisogna ricordarsi di effettuare il versamento entro la scadenza richiesta.
Eh sì, perché, se così non fosse, successivamente la stessa si tramuterà in una cartella dell’Agenzia delle Entrate caratterizzata per giunta da un importo superiore a quello segnato in origine.
A tal proposito, quindi, nel caso ci si scordasse di pagare una sanzione amministrativa, si rischierebbe di incappare nel pignoramento, in altre parole l’espropriazione dei beni del debitore, sia quelli mobili che immobili.
Questa situazione, perciò, sarebbe il risultato del mancato pagamento della cartella di cui abbiamo accennato poco sopra. A questo punto, però, ci si chiede: anche la pensione può essere soggetta a pignoramento?
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Ebbene, la risposta è sì, persino quando il debitore ha questa fonte di guadagno, e non, quindi, uno stipendio, può subire questo tipo di punizione.