Credito d’imposta, Bonus Sud per le attività che rispettano determinate requisiti: cosa bisogna fare per ottenerlo
È conosciuto sia come Bonus Sud che come Mezzogiorno. Nomi diversi per lo stesso aiuto che non è un servizio erogato in prestazioni di denaro ma come vantaggio fiscale.
Si tratta infatti di un credito d’imposta per le imprese che acquisiscono beni strumentali nuovi che riguardano un progetto di investimento iniziale nelle strutture produttive.
Credito d’imposta, Bonus Sud: diverse percentuali per le regioni
Fondamentale dunque l’ubicazione poiché il fine è contribuire ad aiutare le regioni dove storicamente l’attività d’impresa ha più difficoltà a decollare: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia.
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La legge era già esistete e la manovra economica di quest’anno l’ha prorogata. Il governo Meloni dunque non ha solo tagliano bonus e agevolazioni previsti fino al 2022 così come è stato accusato; in alcuni casi ha proseguito su quella via economica.
L’agevolazione viene applicata per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi classificati come B.II.2 e B.II.3 dell’attivo di Stato patrimoniale. Dunque acquisti, anche mediata locazione finanziaria, di macchinari e impianti da utilizzare in diverse strutture produttive che sono già esistenti o installate in impianti dei suddetti territori.
Strumenti per la creazione di un nuovo stabilimento o per allargare la capacità produttiva di un’attività già in funzione. Inoltre il bonus si applica anche alla diversificazione della produzione, ossia per la realizzazione di prodotti mai mai realizzati in quella realtà.
È dunque importante verificare i requisiti che consentono di rientrare nel Bonus Sud, in modo particolare in riferimento alla parte che riguarda l’inclusione dello stesso in un progetto di investimento iniziale o ampliamento. In merito a ciò l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti con il messaggio numero 34 del 3 agosto 2016.
Differenze per le dimensioni dell’azienda
Vediamo com’è strutturata la misura. Per Basilicata, Campania, Calabria, Sardegna e Sicilia, il credito d’imposta è pari al 45% per le imprese piccola. 35% per le medie e 25% per le grandi.
Percentuali diverse per l’Abruzzo e il Molise: piccole imprese 30%, medie imprese 20%, grandi imprese 10%.
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È possibile utilizzare il credito in compensazione nel modello F24 tramite il codice tributo 6869. Attenzione alla data però perché è solo dal quinto giorno successivo da quando viene rilasciata la ricevuta che attesta che è possibile usufruire del credito d’imposta.