Isee 2023: molti cittadini stanno già provvedendo a presentare la documentazione per l’Indicatore economico
La legge di Bilancio 2023 prevede una una serie di modifiche che riguardano l’Isee. Ha maggiore priorità la Dsu, la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) precompilata messa a disposizione dall’Inps.
Per chi ha già ricevuto l’Isee 2023 ci sono diverse misure ad esso legato, dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno unico e il fino al bonus sociale (lo sconto automatico sulla bolletta di luce e gas).
Cosa deve fare chi è già in possesso del documento? L’Inps deve essere messo a conoscenza in modo che possa ricalcolare gli importi delle prestazioni che ero eroga al cittadini? La risposta non è unica poiché dipende dal tipo di bonus, se si tratta di prima richiesta o se è già beneficiario.
Chi entro il 1 marzo avrà già presentato l’Isee 2023 avrà diritto all’importo base e alla maggiorazione senza interruzioni. Per chi entro quella data non avesse provveduto, invece, dalla mensilità di marzo verrà erogato l’importo minimo.
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Ci saranno però gli arretrati per chi presenta l’Isee entro il 30 giugno 2023. Ricordiamo infatti che l’Indicatore si può presentare in qualsiasi momento dell’anno a partire da gennaio. La durata è fino al fino al 15 gennaio dell’anno successivo a quando è stato realizzato.
Ricordiamo bene cos’è la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Come dice il nome stesso è una dichiarazione con la quale il cittadino si assume la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato.
Infatti prima di sottoscrivere il modello si consiglia di leggere tutto attentamente facendo attenzione a verificare che i dati di reddito (suoi e degli appartenenti al nucleo familiare), siano corretti.
Nel documento sono presenti entrambi i coniugi e i figli minori anche se hanno residenze diverse. Son considerati fiscalmente a carico nel nucleo familiare, anche nel caso in cui avessero residenza diversa, i figli che hanno un’età inferiore ai 26 anni alla data di sottoscrizione della Dsu.
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Inoltre la nuova normativa prevede che per la realizzazione del modello Isee si dichiarino tutti i redditi percepiti due anni prima (quindi in 2021 per il 2023), con la situazione patrimoniale mobiliare ed immobiliare.