Bonus INPS per i genitori: novità 2023

Ci sono alcuni contributi che, anche a partire dal nuovo anno, spettano a coloro che hanno almeno un figlio.

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(Pixabay) – Bonificobancario.it

Abbiamo visto che, recentemente, appena prima dello scoccare del nuovo anno, il governo Meloni ha proposto la cosiddetta legge di Bilancio che in seguito è stata approvata in Parlamento.

In sostanza, all’interno di questa Manovra, ci sono tante tematiche, anche di carattere urgente, che interessano il Bel Paese in questo momento storico alquanto difficile.

E, naturalmente, sono stati effettuati anche alcuni cambiamenti o aggiornamenti per quanto riguarda le misure economiche messe in atto dagli esecutivi precedenti.

Insomma, si può essere d’accordo o non essere d’accordo, fatto sta che certe decisioni sono state apprezzate ed altre, invece, hanno suscitato una manciata di polemiche.

Ma, nelle prossime righe, nella fattispecie, ci vorremmo soffermare su qualche contributo che anche a partire dal 2023 si potranno ancora ricevere.

Certo, come è ovvio che sia, bisogna che i beneficiari abbiano sempre gli stessi requisiti o, nel caso di modifiche, che li possano soddisfare. In particolare, quindi, ci stiamo riferendo alla categoria dei genitori.

I contributi per i genitori

Vediamo, allora, di capire meglio quali saranno gli aiuti pecuniari che, ancora al giorno d’oggi, verranno elargiti.

Anzitutto, perciò, troviamo il Bonus Asilo Nido , pari a 1000 euro, che serve, per l’appunto, per il pagamento delle rate degli istituti scolastici sia privati che pubblici.

In questo caso, l’importo massimo che viene erogato è di 3 mila euro per chi ha un Isee non superiore ai 25 mila euro. Non manca, però, anche il Premio nascita di 800 euro per le donne in gravidanza o che hanno effettuato un’adozione e che sono residenti in Italia.

Da non sottovalutare nemmeno, però, il Congedo parentale, cioè, un lasso do tempo in cui un genitore rimane a casa dal lavoro per prendersi cura del figlio appena nato. Si tratta, dunque, di un assegno rivolto ai genitori naturali.

Il periodo in cui entrambi possono astenersi dal lavoro sono in totale dieci mesi e possono anche decidere di usarli in maniera contemporanea.

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Per avere questo diritto, però, un lavoratore deve fare un’istanza all’Inps, altrimenti, si può anche rischiare di perderlo.

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