ISEE 2023, tutte le informazioni necessarie per poter ottenere il documento utilissima per accedere ai bonus
Molti cittadini stanno già provvedendo a realizzare l’Isee 2023. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è indispensabile per ottenere tutte le agevolazioni statali e non previste contro il caro-vita.
Uno degli elementi fondamentali da considerare è quando bisogna compilare la Dsu, Dichiarazione Sostitutiva Unica. Esistono infatti regole particolari che bisogna conoscere che riguardano le relazioni tra coniugi conviventi e non conviventi.
ISEE 2023: è importante conoscere questi casi
Di solito i componenti del nucleo familiare si individuano facendo riferimento ai componenti della famiglia anagrafica quando si presenta la Dsu. Infatti per realizzare questo documento bisogna predisporre tutte le informazioni necessarie, patrimoniali e reddituali, di ogni componente del nucleo familiare. Ma cos’è la famiglia anagrafica?
Non rientrano solo le persone che hanno vincoli matrimoniali o familiari ma anche le coppie conviventi. Insomma, è importante che abbiano la residenza di fatto sotto lo stesso tetto.
Ad esempio sono escluse le persone che non hanno nessun vincolo affettivo come gli studenti o i coinquilini. Fanno parte dello stesso nucleo familiare anche coniugi e figli minori non conviventi, così come i figli under 26 anni a carico dei genitori se non sono sposati né hanno figli.
Vediamo quali sono le due casistiche: il coniuge convivente o non convivente, i figli minorenni e maggiorenni.
Nel primo caso, fanno parte dello stesso nucleo familiare marito e moglie anche se non sono conviventi e hanno due diverse residenze. Ci sono però alcune eccezioni.
I coniugi che non hanno la stessa residenza anagrafica non fanno parte dello stesso nucleo familiare in casi di separazione e cessazione degli effetti civili del matrimonio, abbandono del coniuge accertato da un giudice o decadenza della potestà genitoriale
Marito e moglie separati che continuano a risiedere nella stessa abitazione, ai fini Isee fanno parte dello stesso nucleo.
Vediamo il caso dei figli minorenni e maggiorenni, conviventi o meno. Ai fini Isee, il figlio minorenne fa sempre parte del nucleo familiare del genitore convivente. Se invece parliamo di affidamento preadottivo il minore fa parte del nucleo.
Se invece è affidato presso la comunità, farà parte di un nucleo familiare a sé e non potrà essere incluso nella Dichiarazione Sostitutiva Unica del nucleo familiare di origine.
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Per quanto riguarda i figli maggiorenni, se conviventi con i genitori fanno parte del loro nucleo familiare. Se non è convivente allora rientra nel nucleo familiare dei genitori solo se ha massimo 26 anni e risulta fiscalmente a carico dei genitori. Altre specificazione, il figlio non deve essere né sposato né essere genitore.