Distributori, ecco come ti aumentano i pieni dei carburanti

Si tratta di una situazione che, forse, sta un po’ sfuggendo di mano. Bisogna, dunque, cercare di stare attenti.

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Carburante (Pixabay) – Bonificobancario.it

Negli ultimi mesi, come ci siamo accorti, purtroppo, le tariffe dei carburanti, sia benzina che gasolio, sono aumentati.

Il motivo, o perlomeno quello che è stato riferito, è soprattutto il conflitto bellico tra Russia e Ucraina. Fatto sta che, per l’appunto, il precedente Governo, capitanato da Mario Draghi, aveva cercato di tamponare un po’ la situazione.

Concretamente, quindi, quello che si è fatto è stato giustappunto il taglio delle accise che, sulle prime era più alto e, in seguito, è stato attestato sui 0,18 centesimi.

Ma, al momento, l’esecutivo di centrodestra non ha voluto continuare con questa politica, e, quindi, ha per ora abolito proprio il suddetto sconto, privilegiando, invece, altre situazioni, come, per esempio, le tasse sul lavoro.

Questa, perciò, è la priorità di Giorgia Meloni che, in una recente intervista, ha argomentato in questo modo la decisione presa negli ultimi giorni.

Comunque sia, ciò che preoccupa gli automobilisti è anche il nuovo aumento dei pedaggi autostradali che infatti porta altri inconvenienti per le tasche degli italiani.

Gli altri dettagli

Tuttavia, dopo alcuni controlli da parte della Guardia di Finanza, sembra che ci siano anche delle irregolarità che non dipendono necessariamente con il caro carburante stesso. Vediamo, allora, di capire meglio di che cosa si tratta.

Insomma, quello che è emerso è che questi rincari non sarebbero soltanto dovuti al reintegro delle accise, bensì anche a qualche ingrata speculazione per opera di certi benzinai.

Ma, a dire il vero, non si può parlare soltanto di una mera sensazione, poiché la Guardia di Finanza, già durante l’anno appena passato, ha effettuato numerose verifiche che hanno scovato oltre 2 mila violazioni.

In particolare, stando a fonti accreditate, sembra che in tanti casi non ci sia stata una chiarezza effettiva tra i prezzi praticati e quelli indicati.

Certo, il consumatore, a onor del vero, non ha a disposizione gli strumenti delle autorità per accertarsi che il quantitativo di carburante pagato sia proprio quello che, alla fine, viene erogato.

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Un consiglio da non sottovalutare, comunque, è quello di non distrarsi mentre si sta chiedendo il pieno a un benzinaio.

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