Buone notizie per i titolari di cartelle esattoriali, dal 1 aprile 2023 infatti cambia davvero tutto. Ecco cosa ha previsto il Governo Meloni nella Legge di Bilancio
La manovra finanziaria per l’anno 2023 varata lo scorso dicembre dal Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni contiene al suo interno una norma passata quasi completamente sotto silenzio.
La manovra, ricordiamo, ha un valore complessivo di 35 miliardi di euro parte dei quali, 21 per l’esattezza, sono destinati a ridurre l’impatto della guerra in corso tra Russia e Ucraina sul prezzo delle bollette.
Gli altri 14 sono stati utilizzati per alcune manovre fiscali, in particolare per la riduzione del cuneo fiscale del 3% per i redditi sotto i 35.000 euro e per la gestione della fine della deroga alla Legge Fornero sulla pensioni. La prima operazione che dovrebbe portare a buste paga più pesanti, la seconda per gestire l’ormai non rinviabile riforma della previdenza con una base solida di partenza.
Cartelle esattoriali, da aprile cambia tutto
C’è poi tutta la materia evasione fiscale, una vera e propria montagna da scalare. Parliamo di una cifra complessiva di 1100 miliardi di euro, quasi quanto una trentina di manovre fiscali.
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In sede di scrittura della manovra finanziaria c’era stata una forte spinta verso la cosiddetta pace fiscale, ossia una sorta di sanatoria per le cartelle esattoriali inesigibili. Ma la questione è ben presto scomparsa dai radar.
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Ma nella realtà non è andata proprio cosi. Nella legge di bilancio, infatti, c’è una norma che prevede la cancellazione dal 1 aprile 2023 di tutte le cartelle esattoriali del valore inferiore ai 1000 euro.
Attenzione però, perché non tutte le cartelle saranno cancellate. Spariranno dal database dell’Agenzia per le Entrate quelle messe a ruolo dal 2000 al 2015. Mentre quelle successive a quella data vireranno sul meccanismo della rateizzazione. Il limite per aderire al progetto, dovrebbe essere il 30 giugno 2023. Anche se i contorni sono da definire tramite i regolamenti attuativi.
Resteranno invece attive tutte le cartelle emesse dagli Enti Statali mentre quelle appannaggio degli Enti locali e degli Enti pubblici previdenziali. Nello specifico le multe e le violazioni tributarie, vedranno cancellata solo la parte relativa agli interessi. In sostanza una pace fiscale a metà in attesa di capire come fare per recuperare le cifre consistenti dell’evasione